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Mal di schiena

Sinonimi: cervicale, colpo della strega, colpo di frusta, lombaggine, lombalgia

Definizione

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Il mal di schiena che compare molto più frequentemente in prossimità della parte inferiore della colonna vertebrale, è un disturbo molto comune ed è caratterizzato dalla comparsa di dolori più o meno intensi. In genere il problema, almeno in questi casi, non è dovuto ad un’alterazione vera a propria della struttura ossea della colonna vertebrale, quanto piuttosto ad uno spasmo o contrattura dei grandi muscoli (ad esempio il trapezio) che fiancheggiano la spina dorsale. Le cause possono essere diverse: repentini cambiamenti di condizioni atmosferiche con incremento dell’umidità, sforzi eccessivi ma soprattutto una “antifisiologica” posizione della colonna vertebrale durante le attività quotidiane. Quando la schiena rimane per lungo tempo nella medesima posizione, e questo atteggiamento non consente di contrarre a dovere un particolare gruppo muscolare, questo può andare incontro a spasmi molto dolorosi, che spesso bloccano la schiena stessa. La classica lombaggine o più comunemente lombalgia si osserva soprattutto nelle persone di età tra i 30 ed 40 anni che svolgono un lavoro sedentario. Un meccanismo simile, anche se la zona interessata dal dolore si trova più in alto (colonna cervicale), determina lo spasmo dei muscoli di un lato della spina dorsale con rigidità ed impossibilità a muovere il capo in maniera adeguata. Esistono infine casi in cui il dolore nasce per un trauma. È il caso ad esempio del colpo di frusta, una scossa improvvisa e violenta, quasi sempre conseguente ad un trauma automobilistico, che fa dapprima rovesciare indietro la testa per poi riportarla con violenza in avanti. Il colpo di frusta nasce dalla concomitanza di due movimenti forzati, e quindi innaturali, della colonna vertebrale. Interessa soprattutto il tratto cervicale della spina dorsale.

Sintomi associati

  • irrigidimento muscolare

Trattamento

Non appena compaiono i primi fastidi, occorre cercare di muoversi con attenzione per non sottoporre ad un ulteriore sforzo la schiena. Quando il fenomeno si presenta spesso, tuttavia, conviene sottoporsi ad una visita medica ed agli eventuali accertamenti diagnostici che consentano di registrare eventuali anomalie della struttura vertebrale o dei dischi intervertebrali. Movimento fisico e fisioterapia, se necessaria e adeguata al caso, sono i trattamenti di base. Per quanto riguarda la cura dei sintomi, un valido aiuto può venire dai farmaci di automedicazione. Ad esempio, per alleviare il dolore e l’infiammazione medicinali a base di antinfiammatori non steroidei (Fans) che possono essere impiegati per uso topico (ad esempio sotto forma di gel, creme, pomate o cerotti) oppure per via generale, ovvero come compresse, bustine. Alcuni di questi farmaci sono disponibili anche come medicinali di automedicazione (ad esempio acido acetilsalicilico, ibuprofene, naprossene, ketoprofene, dexketoprofene, dexibuprofene, diclofenac e, solo topici, flurbiprofene, piroxicam, aceclofenac, acido flufenamico in associazione, etofenamato, metil salicilato, nimesulide). Utili possono essere anche il paracetamolo e le pomate a base di capsaicina, d-cafora, dietilamina in associazione e derivati dell’acido salicilico per la loro azione analgesica, svolta anche dai farmaci a base di arnica. I Fans devono essere assunti a stomaco pieno perché possono causare irritazione della mucosa gastrica e non dovrebbero essere assunti dai pazienti che soffrono di disturbi gastrointestinali come gastrite ed ulcera, o che hanno avuto episodi di sanguinamento e/o sono in trattamento con farmaci che servono ad aumentare la fluidità del sangue ed in quelli con malattia renale in fase avanzata, perché possono peggiorare la funzionalità dei reni e patologie cardiache. Inoltre, l’uso prolungato di Fans può aumentare la pressione arteriosa e contrastare l’efficacia dei farmaci per la pressione alta. L’acido acetilsalicilico dovrebbe essere evitato nei bambini al di sotto dei 16 anni. Nel caso dei Fans è bene non assumere alcol perché potrebbe aumentare il rischio di effetti collaterali anche gravi. I Fans per uso topico non dovrebbero causare gli stessi effetti avversi dei Fans assunti per via sistemica (cioè per bocca, per iniezione ecc.), a meno che non vengano applicati su ampie superfici corporee o sulla cute lesionata, o ancora per periodi prolungati, tali da aumentare l’assorbimento del principio attivo. Questi prodotti possono inoltre causare fenomeni di fotosensibilizzazione, cioè reazioni cutanee legate all’esposizione alla luce, motivo per cui si raccomanda di proteggere dai raggi solari con i vestiti le zone trattate sia durante l’applicazione del farmaco che nelle 2 settimane successive. Per aiutare il rilassamento dei muscoli e diminuire il dolore da contrattura è utile l’impiego di farmaci ad azione rilassante (p.es. farmaci a base di tiocolchicoside). In molti casi, riscaldare l’area colpita dal dolore utilizzando una borsa di acqua calda può dare sollievo.

Buone abitudini

La ginnastica “intelligente” e la regolare attività fisica sono la prima misura preventiva da prendere nei confronti del mal di schiena. Oggi sono stati studiati esercizi specifici che consentono di “mobilizzare” in maniera adeguata la parte muscolare dolente. Per la parte alta della colonna vertebrale, ad esempio, può essere utile svolgere regolarmente esercizi di stretching sia attivo che passivo, oppure abituarsi a semplici movimenti. Per tentare di liberarsi dal fastidioso dolore che blocca il collo, ed è quasi sempre legato ad uno stato di tensione dei muscoli, basta fare come Totò: spostare lateralmente, anteriormente e all’indietro il collo, con movimenti lenti e rilassati e senza forzare, permette di ottenere ottimi risultati. Particolare attenzione, infine, va posta quando si fanno grandi sforzi fisici, come ad esempio il sollevamento di un oggetto particolarmente pesante. È sempre importante ricordare che non si deve piegare la schiena quando si solleva qualcosa, ad esempio, ma piuttosto flettere le ginocchia e fare perno su di esse.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie