fbpx
Ciao, sono bollino!

Verruche e Calli

Sinonimi: duroni

Definizione

Tempo di lettura: < 1 minuto

Verruche e calli sono due lesioni della pelle. Le prime, piccole escrescenze che si creano sulla cute, si manifestano soprattutto nei giovani e si localizzano in prevalenza sulle mani, sui piedi e intorno alle unghie. A causarle è un’infezione virale legata al Papilloma virus, che si trasmette soprattutto attraverso il contatto con superfici umide (ad esempio pavimenti di piscine) o asciugamani, ciabatte e altri oggetti che vengono condivisi. Anche il contatto diretto con una verruca può permettere l’infezione e quindi la trasmissione virale. A rischiare di più sono le persone che presentano una particolare debolezza del sistema immunitario, oltre a predisposizione genetica, ridotta igiene della cute e esposizione protratta al sole. I calli (ed anche i “duroni”, molti simili a queste lesioni) si creano invece in prossimità delle aree della pelle maggiormente sottoposte a pressione ed attrito e possono essere considerate zone in cui la pelle è particolarmente indurita. Interessano soprattutto le mani e i piedi: vanno affrontati con tranquillità a meno che la persona non soffra di diabete o presenti problemi a carico dell’apparato cardiovascolare. In queste situazioni queste lesioni possono più facilmente dar luogo a complicazioni, soprattutto di carattere infettivo.

Trattamento

Nei casi in cui i calli interessano persone che presentano un particolare rischio di infezioni, il trattamento va sempre effettuato dal medico. Nelle altre circostanze, una risposta efficace a verruche e calli può venire dall’igiene e dalla disinfezione delle aree colpite, oltre che dai farmaci di automedicazione. In particolare, il callo va trattato tagliando prima la pelle ispessita (il trattamento andrebbe sempre effettuato da un esperto, per ridurre il rischio di infezioni) poi si possono applicare cerotti contenenti acido acetilsalicilico, anche in associazione, per esempio con acido lattico  e acido tricloracetico, disponibili senza bisogno di ricetta. A volte si possono impiegare, sotto prescrizione del medico, anche pomate antibiotiche da applicare localmente, per contrastare l’eventuale comparsa di infezioni. Utili, infine, possono essere plantari se alla base del callo esiste una malformazione del piede. Per quanto riguarda le verruche, diversi sono i farmaci di automedicazione disponibili: si va dall’acido salicilico per somministrazione locale ad esempio come unguento o crema, anche in associazione fino ai cosiddetti agenti cheratolitici come l’acido tricloroacetico. Per quanto riguarda l’acido salicilico, va sempre ricordato di prestare attenzione durante l’applicazione perché la pelle può essere resa particolarmente sensibile dall’azione della sostanza.

Buone abitudini

La prima regola per evitare lesioni ai piedi è prestare attenzione alle calzature, che non devono “stringere” eccessivamente, soprattutto se in presenza di alterazioni come l’alluce valgo, e alle calze, che non debbono essere di tessuti sintetici non traspiranti. I calzini in tessuti naturali sono però molto utili in chiave preventiva: indossare le scarpe senza questa “protezione”, infatti, può facilitare la comparsa di fenomeni di attrito sul piede. Allo stesso modo anche l’impiego di strumenti che creano attrito nell’ambito di attività lavorative può favorire la comparsa di calli alle mani. Ovviamente, almeno per quanto riguarda le verruche, è fondamentale ridurre i rischi di contagio legati ad esempio all’uso promiscuo di accappatoi, asciugamani e altro e soprattutto indossare ciabatte in aree comuni, come gli spogliatoi di palestre e piscine. Sempre nell’ottica di prevenire la comparsa di verruche, tenete presente che l’eccesso di radiazioni ultraviolette di lampade solari e sole può aumentare i rischi che compaiano le lesioni. Infine, occorre ricordare l’importanza di una corretta igiene cutanea e della necessaria idratazione della pelle, che deve sempre essere mantenuta ben idratata.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie