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Ciao, sono bollino!

Scrivete i programmi contro l’insonnia della domenica!

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programmi contro insonnia

Le giornate si allungano e per chi soffre d’insonnia lo “sballo” degli orari rischia di diventare una minaccia quando si tenta di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo. Se per voi le difficoltà a chiudere le palpebre si concentrano soprattutto nel fine settimana, comunque, un aiuto può venire dai farmaci di automedicazione a base di sedativi vegetali leggeri come la valeriana o la passiflora che vi aiutano a rilassarvi e a sopportare meglio l’idea del lunedì in arrivo e l’ansia che lo accompagna. Ma soprattutto, non crediate di essere in scarsa compagnia. Sono davvero tante le persone che soffrono di quella che gli anglosassoni definiscono “sunday-somnia”, ovvero la difficoltà a riposare saporitamente quando si avvicinano gli stress e le tensioni degli appuntamenti lavorativi del lunedì. A pesare sul giusto riposo, la domenica sera, contribuiscono anche il cambio delle abitudini rispetto alla routine lavorativa dei giorni feriali. Anche se la mattina siete abituati a svegliarvi sempre alla stessa, è per molti consuetudine approfittate del fine settimana per poltrire un po’ di più. E’ normale, quindi, che, anche senza aver fattole ore piccole il sabato sera, la domenica mattina si sia maggiormente portati, senza il feroce richiamo della sveglia, a rimanere più a lungo sotto le lenzuola e a dormire di più. Di conseguenza, può capitare che la domenica sera si abbia difficoltà ad addormentarsi all’ora solita. Come comportarsi? Oltre alle classiche tisane e ai farmaci di automedicazione che risultano estremamente utili in caso di insonnia occasionale, provate a prendere carta e penna e stilate i programmi della settimana. E’ il consiglio che viene da una ricerca apparsa su Journal of Experimental Psychology, condotta dagli specialisti dell’Università texana Baylor. Stando allo studio, il grande vantaggio di questa curiosa operazione, utile non sono per la “sunday-somnia” ma anche per chi ha saltuari problemi di addormentamento nel corso della settimana, magari in concomitanza con scadenze professionali impegnative, sarebbe da ricercare proprio nella necessità di vergare a penna gli appuntamenti. La ricerca ha preso in esame 57 adulti, valutati al centro del sonno dell’ateneo americano con esami particolarmente sofisticati. Si è visto che chi ha messo per iscritto i programmi del giorno dopo si è addormentato meglio, e con un sonno più riposante, rispetto a chi invece ha fatto il punto, sempre con carta e penna, degli obiettivi già raggiunti.

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