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Nausea e vomito

Definizione

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Nausea e vomito spesso vanno insieme. Se la prima è una sensazione sgradevole caratterizzata da un generale senso di fastidio e dal desiderio di emettere all’esterno il contenuto dello stomaco, il vomito è invece il vero e proprio svuotamento incontrollato del contenuto gastrico attraverso la bocca. Mentre la nausea può avere diverse cause oltre al “semplice” eccesso nell’assunzione di alimenti (basti pensare al mal di mare o d’auto, ovvero ai fenomeni legati alla cinetosi) ed essere stimolata anche da sensazioni emotive poco gradevoli (ad esempio uno spettacolo particolarmente truce), il vomito, se non è di origine infettiva, legato all’insorgere di problemi gastrointestinali o il sintomo di un altro disturbo come la cinetosi, è quasi sempre collegato ad un eccesso alimentare. Quando si mangia troppo, si esagera con i cibi troppo grassi oppure si è bevuto troppo vomitare diventa talvolta quasi una necessità per lo stomaco che è sottoposto ad un lavoro eccessivo e non riesce a svuotarsi. Ed allora i muscoli gastrici si contraggono immettendo nell’esofago il contenuto dello stomaco e spingendolo violentemente fuori dalla bocca. A volte, anche se più raramente, anche sostanze che hanno già passato il piloro, possono durante i conati di vomito, essere spinte verso la bocca.

Trattamento

Nella maggior parte dei casi nausea e vomito si risolvono senza bisogno di trattamento e i quadri non lasciano alcun esito dopo qualche giorno. L’importante è capire come evitare che si manifestino nuovamente. In questo senso, oltre all’assunzione di  bicarbonato di sodio che può alleviare il fastidio, possono essere d’aiuto anche i farmaci di automedicazione e in particolare quelli di tre categorie. La prima è quella dei procinetici (ad esempio metoclopramide) che favoriscono il naturale movimento di svuotamento dello stomaco dai cibi contenuti al suo interno. Nelle forme legate a cinetosi, invece, possono aver significato sia in prevenzione sia in presenza del sintomo il trattamento con dimenidrinato e scopolamina. Infine gli antiacidi (ad esempio composti di alluminio e magnesio, calcio carbonato) possono essere d’aiuto quando insieme a nausea e vomito si associa una fastidiosa sensazione di bruciore a livello dello stomaco. Occorre sempre ricordare che i procinetici non vanno impiegati in caso di epilessia, emorragie, blocco o perforazione intestinali, tumori dell’ipofisi e del surrene, oltre a non essere associati a farmaci attivi sul sistema nervoso. Gli anticolinergici andrebbero impiegati con cautela negli anziani, specie se con patologie del sistema nervoso, dell’apparato cardiovascolare, di fegato e reni, della tiroide, in chi soffre di stitichezza o ritenzione urinaria o in chi ha il glaucoma. Infine ricordate che i medicinali antiacidi possono modificare l’assorbimento di altri farmaci se assunti in tempi ravvicinati.

Buone abitudini

La nausea a volte può essere anche affrontata ingerendo alimenti secchi e poveri di grassi, come ad esempio un grissino o un cracker. Da evitare invece il fumo di sigaretta, gli alcolici e le bevande gassate che in alcuni casi possono addirittura peggiorare il quadro. Il vomito occasionale non è mai pericoloso. Bisogna però fare attenzione nei bambini e negli anziani: in questi casi un vomito protratto può determinare la perdita di grandi quantità di liquidi. Per il resto, non bisogna esagerare con cibi grassi e difficilmente digeribili e soprattutto non bisogna riprendere a mangiare normalmente poche ore dopo aver vomitato. Lo stomaco ha bisogno di tempo per riprendersi. Infine, se insieme al vomito e alla nausea si associano malessere generale e qualche linea di febbre, mettetevi a riposo. Forse avete fatto indigestione, oppure è in corso un’infezione virale.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie