fbpx
Ciao, sono bollino!

Arriva la menopausa: come riconoscerne i segnali e affrontarne i disturbi

Arriva la menopausa: come riconoscerne i segnali e affrontarne i disturbi
Tempo di lettura: 3 minuti

Cos’è la menopausa?

Si tratta di uno dei “passaggi” del tutto naturali della biologia femminile, scanditi dalle variazioni ormonali che si susseguono durante l’attività riproduttiva. Tali variazioni prendono il via con il menarca, la prima mestruazione, seguito poi dal periodo fertile che finisce con la menopausa, che coincide infatti con il termine della capacità riproduttiva. Tecnicamente, menopausa vera e propria viene identificata, infatti, con l’ultima mestruazione della donna, che rappresenta lo spartiacque tra la pre e la post menopausa.

Come riconoscere i segnali di questo “passaggio”?

Proviamo a farci qualche domanda. Le caldane, vampate di calore che risalgono improvvisamente il corpo, non vi danno tregua? Vi sentite spesso stanche e irritabili? L’umore è particolarmente cupo senza apparenti motivi? Riposare normalmente sembra essere diventata un’impresa? I polpacci si gonfiano, magari perché la circolazione delle vene non è ottimale? Ecco, se avete risposto positivamente a queste domande e vi trovate intorno alla classica età di passaggio, e cioè avete superato di un po’ la soglia degli anta, è possibile che stiate vivendo proprio il passaggio verso la fine dell’età fertile.

Cos’è, quindi, la premenopausa?

Varia da donna a donna, dura in genere tra i 3 e 5 anni ed è caratterizzata dalla progressiva riduzione della capacità dell’ovaio di produrre gli ormoni femminili, primi tra tutti gli estrogeni: la donna cessa progressivamente di essere fertile e inizia ad avere alterazioni del ritmo mestruale e il manifestarsi della sintomatologia tipica di questo periodo della vita.

Cos’è la post-menopausa?

Inizia dopo l’ultima mestruazione, è invece caratterizzata dalla carenza stabile di ormoni estrogeni e da una precisa sintomatologia, che generalmente inizia a manifestarsi già durante la premenopausa, con vampate di calore, sudorazione, irritabilità, ansia, nervosismo, insonnia, calo del desiderio sessuale, secchezza vaginale, cistiti ricorrenti, dolori alle ossa e alle articolazioni, stanchezza e fatica.

Calo dei livelli di estrogeni nelle fasi della menopausa

Proprio il calo degli estrogeni, comunque, è nemico numero uno della salute femminile. Col tempo può aumentare il rischio cardiovascolare e metabolico e quindi può predisporre la donna, a distanza di diversi anni, al rischio di ictus e infarto. La carenza di estrogeni poi condiziona la perdita di massa ossea, con insorgenza di osteoporosi e conseguenti fratture.

Attenzione agli stili di vita

Il percorso con il ginecologo è fondamentale per affrontare al meglio, sia dal punto di vista fisico che psicologico, questo periodo della vita che alcune donne, anche in base alla severità della sintomatologia, hanno più difficoltà a gestire rispetto ad altre con ripercussioni anche sul lato familiare e lavorativo. Molto importante è sempre fare attenzione al proprio stile di vita a partire dall’alimentazione. Ancor più in questa fase della vita, occorre abbondare con frutta e verdura e limitare i grassi saturi, contenuti soprattutto negli alimenti di origine animale, fare attenzione alle bevande gassate e zuccherate, agli snack, e ai dolciumi, prediligendo alimenti integrali, per regolare meglio la secrezione di insulina e tenere lontano il rischio diabete oltre a favorire un migliore controllo del peso. L’aumento del peso è, infatti, abbastanza comune in menopausa a causa delle oscillazioni ormonali di estrogeni e progesterone e, di conseguenza, della diminuita attività della tiroide che porta ad un fisiologico rallentamento del metabolismo basale.

Infine, per il calcio, fondamentale per le ossa, anche il pesce e i legumi possono essere d’aiuto. Oltre, ovviamente, agli alimenti che contengono fitoestrogeni, sostanze che possono aiutare a combattere i disturbi della menopausa. Particolarmente ricchi di fitoestrogeni sono la soia, i legumi, i cereali integrali, i semi di lino e sesamo. Infine, non bisogna dimenticare che dedicare 30-40 minuti due-tre volte a settimana all’esercizio fisico aiuta a regolarizzare la glicemia e i trigliceridi, abbassa la pressione sanguigna, aumenta il consumo di grasso corporeo e aiuta a tenere sotto controllo il peso.