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Ciao, sono bollino!

Attenzione alle “allergie delle feste”

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Certamente, anche ai tempi del Covid, i centri abitati che si vestono di luci in attesa del Natale creano un’atmosfera particolare, un pizzico di magia che cerchiamo anche di riprodurre nelle nostre case con l’albero, il presepe, e gli addobbi che tanto piacciono ai bambini. Purtroppo però, dietro alla bellezza del Natale si possono celare anche minacce per la salute di chi soffre di allergie con la comparsa dei classici sintomi quali congiuntivite, prurito oculare, congestione nasale.

Insomma, piccoli fastidi occasionali, apparentemente fuori stagione. Se in aggiunta si considera la polvere che si deposita nei vari ambienti della casa, sappiate che l’allergia di Natale può trasformarsi in realtà. Questo tipo di allergia può essere affrontata, quando i fastidi sono leggeri e compaiono occasionalmente, con i farmaci di automedicazione ad azione antiallergica e antistaminica. Ma quali potrebbero essere le insidie in grado di determinare i sintomi? Le candele, ad esempio, possono rilasciare sostanze capaci – seppure raramente – di scatenare, nei soggetti predisposti, tosse e starnuti. Anche il muschio usato per il presepe, può diventare un ricettacolo per la polvere e causare, di conseguenza, fastidi per tutti coloro che soffrono di allergie. Se si aggiunge la possibile umidità, la casa si potrebbe trasformare in un ambiente  ancora più ideale per gli acari. 

Oltre alle allergie respiratorie, durante il periodo natalizio qualche insidia può darlo anche il cibo con l’assunzione di cibi “diversi dal solito”. In questi casi, i fastidi si manifestano soprattutto sotto forma di piccole chiazzette arrossate sulla pelle, la classica orticaria, e con dolori di pancia. Chi è allergico è di solito ben conscio di quali alimenti possano rappresentare potenzialmente un problema ma, in termini generali, la più insidiosa è la frutta secca, consumata più frequentemente durante le festività. Il problema principale è rappresentato dalle arachidi, che non provocano unicamente allergie da ingestione, ma anche da inalazione: nel momento in cui si aprono, infatti, nell’aria si diffonde l’allergene, anche senza contatto diretto. Prestate attenzione al fatto che la frutta secca, ad esempio le nocciole e le mandorle, si trova in tantissimi dolci di natale, non solo nel torrone e nel croccante, ed è responsabile delle allergie di circa la metà della popolazione adulta che soffre di allergie alimentari.

La prevenzione, che si realizza evitando di consumare alimenti potenzialmente nocivi, è l’arma migliore per difendersi. In caso dovessero insorgere comunque piccoli disturbi è bene ricordare l’aiuto che può arrivare dai farmaci di automedicazione con il bollino rosso sulla confezione, da assumere sempre in maniera responsabile. Quando invece la reazione allergica è più grave, e ha luogo un vero e proprio shock anafilattico, è bene immediatamente recarsi in ospedale. Sempre per quanto riguarda il rischio di incorrere nei sintomi tipici di una allergia alimentare non va trascurata la possibilità  di incorrere anche nelle così dette allergie crociate  ovvero quelle reazioni allergiche scatenate nello stesso individuo da cause apparentemente non correlate fra di loro. È quanto avviene, ad esempio, con il consumo di alcuni alimenti, come gamberi e vino bianco. Un soggetto allergico ai gamberi infatti dovrebbe fare attenzione anche ai solfiti contenuti nel vino bianco, ugualmente in grado di scatenare una reazione allergica.