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Farmaci da banco per bambini: cosa sapere e come devono essere utilizzati

Farmaci da banco per bambini: cosa sapere e come devono essere utilizzati

Prima di iniziare a leggere, un consiglio. Per capire come sta un bambino, ricordate sempre che esiste un medico dedicato. È il pediatra, che ha il compito di stilare i bilanci di salute, di controllare crescita e sviluppo psicofisico nel tempo, di offrire le giuste indicazioni in caso di malanni che possono interessare il più piccolo. Poi, ovviamente, ci sono mamma e papà, oltre ai nonni che, in molti casi quando i bimbi non stanno bene e col consiglio del pediatra, possono trovare efficaci soluzioni terapeutiche nei farmaci di automedicazione, che possono aiutare a controllare i piccoli disturbi temporanei di salute, come ad esempio qualche accenno di tosse, la gola che brucia, il naso che cola, la febbre che sale, il mal di pancia che avanza, l’intestino che perde le sue abitudini. È fondamentale però che questi medicinali siano impiegati bene, ricordando che il pediatra (e prima ancora il farmacista al momento dell’acquisto) va sempre interrogato in caso di dubbio. Se poi i disturbi non passano o peggiorano o se il piccolo si mostra mogio, non mangia o risponde poco agli stimoli esterni, il pediatra va contattato senza indugio. E va comunque ascoltato, senza affidarsi al “Dottor Google”. 

Il bambino non sta bene? Non fate la diagnosi da soli

Farmaco non significa integratore. Sembra una differenza banale ma si tratta invece di un aspetto sostanziale, perché si tratta di due prodotti con caratteristiche diverse. Il farmaco di automedicazione, per sua definizione, è un medicinale che presenta determinate indicazioni terapeutiche e che va assunto con responsabilità, seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo oltre alle eventuali indicazioni del pediatra rispetto, ad esempio, a tempi di somministrazione e dosaggi.

E bisogna anche fare attenzione all’eventuale riutilizzo di farmaci precedentemente prescritti dal pediatra e che sono rimasti in casa, se la situazione clinica non richiede lo stesso tipo di terapia. Questa mancanza di attenzione è alla base di uno degli errori che si osservano più comunemente, ovvero l’impiego improprio di antibiotici, perché si pensa erroneamente di velocizzare il decorso clinico o perché si è in presenza di una situazione simile a una precedente come può avvenire, ad esempio, in caso di faringite: se il pediatra ha prescritto antibiotici per una sovrainfezione batterica dopo un iniziale mal di gola, non significa che gli antibiotici vadano usati per ogni mal di gola dal momento che, sovente, il mal di gola ha una origine virale

Quali farmaci da banco per bambini?

I farmaci di automedicazione sono per loro stessa definizione sintomatici, quindi, si limitano a lenire i sintomi e disturbi transitori. In linea generale, i piccoli disturbi di salute, se di origine virale come la febbre o il raffreddore, devono fare il loro decorso (sono, cioè, autolimitanti) e l’impiego corretto dei medicinali senza obbligo di ricetta permette di controllarne e attenuarne la sintomatologia senza azzerarli.

Le categorie di medicinali da banco disponibili anche in pediatria sono soprattutto antinfiammatori, antipiretici, anti-vomito, antidiarroici e simili. Questi farmaci pediatrici vanno sempre impiegati ricordando che, se il disturbo non passa o non si risolve in poco tempo, occorre capire l’origine del fastidio confrontandosi con il pediatra. 

Più conoscenza sui farmaci di automedicazione nei bambini

C’è molta strada da fare nel campo della conoscenza della possibilità di affrontare piccole patologie, soprattutto quelle più frequenti (rinite, febbre, tosse, gastroenteriti) con l’uso di farmaci di automedicazione. Le fonti che i genitori ritengono affidabili (Pediatra, Medico di famiglia, Farmacista) non devono essere sostituite dai mezzi di comunicazione di massa che invece, dovrebbero fare una corretta e fondata informazione in tema di salute per rendere le persone più consapevoli senza tuttavia pretendere di sostituirsi a chi dispensa i farmaci o ai medici, coloro cioè che hanno studi ed esperienza per fare una diagnosi per ogni singolo paziente in una determinata situazione di salute. Inoltre, è importante ricordare che è lo stesso pediatra che può essere la fonte dell’informazione per aiutare e indirizzare il genitore a essere “giustamente” autonomo nelle decisioni riguardanti il trattamento di piccole patologie che possono essere trattate in tutta sicurezza, consultando il medico se il disturbo persiste dopo tre o quattro giorni.

Farmaci da banco per bambini: 6 consigli utili

A prescindere dai disturbi che possono interessare i più piccoli e, ovviamente, anche degli apparati che vengono coinvolti dai malanni passeggeri, ci sono alcune semplici informazioni che vanno tenute presenti quanto si parla di farmaci di automedicazione in età pediatrica. Ecco, in sintesi, sei semplici consigli da tenere sempre presenti.  

  • Quando e per quanto usare i farmaci di automedicazione nei bimbi? L’impiego dei farmaci di automedicazione è indicato per il trattamento di disturbi lievi per un periodo limitato di tempo (3/5 giorni). Se i sintomi persistono o ne compaiono di nuovi è necessario consultare il pediatra.
  • I farmaci non sono integratori. È importante saper distinguere le diverse categorie di farmaci e di prodotti presenti sul banco del farmacista: è senza obbligo di ricetta (di automedicazione) un farmaco che ha sulla confezione il “bollino rosso” sorridente. 
  • L’impiego di farmaci con obbligo di ricetta non deve avvenire mai senza il consulto del pediatra. Questo anche se il bambino ha già assunto lo stesso farmaco in passato. 
  • Farmacista e pediatra sono fondamentali per utilizzare correttamente e con consapevolezza i  farmaci da banco. Se si hanno dubbi il passaparola o il riutilizzo di un medicinale che abbiamo ancora nell’armadietto sono da evitare senza la certezza che il loro impiego sia corretto.
  • Seguire sempre le indicazioni del foglietto illustrativo. I farmaci da banco vanno assunti nel modo giusto. Occorre valutare, anche col supporto del pediatra, posologia, dosaggio, eventuali allergie o assunzioni concomitanti di altri farmaci. Seguire quindi le indicazioni del foglietto illustrativo è fondamentale: mai, ad esempio, somministrare nuovamente un farmaco prima che sia trascorso il tempo indicato né aumentarne/diminuirne il dosaggio.
  • Conservare i farmaci in modo corretto. Bisogna ricordare di conservare bene i medicinali nel tempo, lontani dalla vista portata dei bimbi controllandone periodicamente le date di scadenza.