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Ciao, sono bollino!

Non chiudetevi in casa anche se fa freddo

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Aprite le finestre! Era quasi un obbligo morale, l’ordine che lanciavano le nostre mamme nelle fredde mattine d’inverno. Non si trattava, è il caso di dirlo, di sadismo nei confronti di chi voleva rimanere al caldo sotto le coperte. Oltre a dare una sferzata e facilitare il risveglio, il cambio d’aria nell’ambiente è importante per ripulire le stanze da polveri (acari compresi) e virus.

Insomma, il consiglio è semplice. Anche quando il clima si fa un più rigido, la casa va sempre arieggiata e, più in generale, non bisogna temere il freddo, ma per il benessere generale, a tutte le età, meglio evitare di rimanere chiusi in casa ma cercare di passare del tempo all’aria aperta. Conviene sempre uscire senza farsi prendere dal timore di ammalarsi. Bisogna togliersi dalla testa, infatti, che il freddo, sia di per sé, causa di malattie, in particolare virali. I virus, infatti, all’aperto si disperdono mentre, banalmente, negli ambienti chiusi tendono a rimanere presenti, magari passando da “naso a naso” come accade per i ceppi responsabili del raffreddore. Paradossalmente proprio perché il freddo intenso costringe le persone a stare più a lungo in ambienti riscaldati, in genere umidi e ristretti come possono essere uffici, scuole, mezzi pubblici, si creano proprio al chiuso le condizioni perfette per la proliferazione di virus e la loro diffusione attraverso il contatto o tramite le goccioline di saliva.

Meglio quindi uscire ma sempre coprendosi bene. Questo, dato che il freddo non è causa diretta dei malanni di stagione, può sembrare contraddittorio ma la ragione sta nella cosiddetta “clearance mucociliare”, un meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio ad opera delle cosiddette cellule ‘cigliate’ che si trovano nella trachea e che sono deputate a spostare verso l’esterno il muco, che ingloba polveri e minuscoli corpi estranei, compresi i virus, penetrati nelle vie aeree. Il freddo paralizza il movimento di queste “ciglia” e di conseguenza il muco ristagna con tutta la sua carica virale, predisponendo più facilmente l’organismo a subire l’attacco dei virus di stagione, ancor più considerando che gli sbalzi termici tra freddo e caldo possono favorire un repentino abbassamento delle difese immunitarie. Per altro, con il freddo, si verifica una vasocostrizione delle piccole arterie del naso, con conseguente diminuzione dell’apporto di sangue alla mucosa e calo delle sue capacità difensive, visto che proprio con il sangue vengono trasportati gli anticorpi e le tante sostanze che difendono dalle infezioni. Se tuttavia ci capita di ammalarci, i farmaci di automedicazione ci consentono di limitare l’impatto dei sintomi e ritrovare il benessere.

Poiché quindi non si scampa ai malanni di stagione rinchiudendosi in casa, mai rinunciare, anche d’inverno alla classica passeggiata. in questo modo si contrastano malattie come il diabete e le alterazioni del metabolismo che fanno salire il rischio per il cuore e non solo. Ma soprattutto uscendo si migliora la condizione psicologica e ci si sente meglio mentre, rimanendo al chiuso, nel tempo possono crescere umore cupo e ansia. Attenzione solamente alle ore che seguono i pasti – il freddo può influire sulla digestione – e se i marciapiedi sono ghiacciati. Le cadute sono in agguato.