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Giornata internazionale del benessere sessuale

Giornata internazionale del benessere sessuale

Il benessere sessuale è un aspetto fondamentale per la salute adulta, anche per gli anziani, in quell’epoca della vita in cui, magari, occorre puntare molto di più sulla tenerezza che sulla fisicità. 

L’importante è avere sempre in mente quanto l’attività sessuale sia un elemento non trascurabile per il fisico e per la psiche. La Giornata Internazionale del benessere sessuale, che si festeggia il prossimo 4 settembre, ha l’obiettivo di ricordarlo. 

Ecco qualche informazione che viene dagli studi scientifici e può aiutarci a comprendere. Pensate solo che per il cuore, stando ai risultati di un vecchio studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology, una vita sessuale regolare consente di ridurre del 45% il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari. 

Ma non c’è il rischio di affaticarsi troppo? 

Niente paura: un rapporto induce uno sforzo che non supera quello della “corsetta” per prendere l’autobus o della salita di due rampe di scale a buona velocità. Bisogna però riconoscere i propri limiti, porsi nelle condizioni psicologiche ottimali e soprattutto, in caso di problemi, non avere remore a parlare con il medico curante.

Il tutto, ricordando che a fronte di diversi benefici (gli aspetti cardiovascolari sono solo un esempio), a volte possono anche presentarsi dei disturbi. Ad esempio, fate attenzione se soffrite di cefalea da coito. Si tratta di una “complicanza del rapporto sessuale. Il dolore aumenta a via che il rapporto va avanti, e durante l’orgasmo diventa insopportabile. Il problema nasce per una risposta anomala ed eccessiva all’incremento della pressione arteriosa che si verifica durante il rapporto, con il dolore che manifesta il “furto” di sangue al cervello da parte degli organi genitali. Sia chiaro: subito dopo il rapporto, se il dolore permane, il dolore può essere spento con il ricorso a farmaci da banco ad azione analgesica e antinfiammatoria.

Inoltre, l’attività sessuale porta con sé i rischi in termini di sviluppo e contagio di infezioni e malattie sessualmente trasmissibili di diversa gravità, dall’herpes fino al HIV. Se tali rischi aumentano in caso di rapporti non protetti, soprattutto se con partner diversi nel tempo, è sempre bene cercare di agire d’anticipo. Sul fronte della prevenzione di infezioni, ricordiamo, in questa sede, la candidosi e per la mononucleosi. 

In caso di candidosi, è importante bloccare il ping-pong dell’infezione fungina dovuta, appunto, alla candida, che tende a trasmettersi da un partner all’altro durante il rapporto. Non solo la candida va trattata opportunamente con l’impiego di farmaci ad azione antifungina (e meglio astenersi dai rapporti durante il trattamento) ma è necessario che la terapia venga seguita da entrambi i partner, pure se uno dei due è asintomatico.

La mononucleosi infettiva, o malattia del bacio, causata dal virus di Epstein Barr, può essere asintomatica ma, soprattutto negli adulti, il sintomo predominante può essere una eccessiva ed inspiegabile stanchezza legata all’azione del virus sul sistema immunitario. Come avviene per molte infezioni virali, non ci sono cure dirette a colpire il responsabile dei fastidi. Importante è anche, in chiave preventiva, cercare di limitare lo stress. Il virus di Epstein Barr sfrutta le debolezze delle difese per creare problemi.

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