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Attenzione alla luce blu degli schermi di Tv, computer e smartphone

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Soprattutto in questi giorni, a causa del fatto che non possiamo uscire dalle nostre abitazioni, trascorriamo più tempo del solito davanti a computer e televisioni. Una delle conseguenze più frequenti dell’esposizione agli schermi è la cefalea. Per prevenire le cefalee bisogna, come prima cosa, fare attenzione agli stili di vita: oltre a seguire una corretta alimentazione, bisogna evitare di eccedere con le bevande ricche di caffeina o di altre sostanze energetiche, evitare l’eccesso di alcolici, riposare 8 ore al giorno e fare attenzione alle luci artificiali, come quelle delle televisioni, dei computer e degli smartphone.

Il motivo della correlazione luce – cefalea è semplice: l’impatto della luce sull’occhio, in particolare di quella blu, causerebbe un effetto dannoso sulla retina e una riduzione della produzione di melatonina da parte del cervello, portando molto spesso a insonnia. Tutto questo può contribuire alla comparsa di cefalee, più o meno intense. Per questo motivo, alcuni esperti consigliano di indossare occhiali in grado di proteggere gli occhi dall’esposizione alla luce artificiale, in particolare da quella prodotta comunemente dai nostri schermi.

Altrettanto importante è prestare attenzione alla posizione che assumiamo quando guardiamo la tv o lavoriamo al computer, soprattutto in questi giorni in cui molti di noi lavorano da casa e non hanno a disposizione le regolari postazioni degli uffici. Attenzione anche a posizionare lo schermo in modo tale che non rifletta la luce, sia essa naturale o artificiale.

Ad ogni modo, qualora dovessero insorgere cefalee in questi giorni in cui si intensifica il lavoro al computer, potete fare affidamento sui farmaci di automedicazione, che aiutano a ridurre il dolore o gli stati di tensione localizzata. Un esempio è dato, rispettivamente, dai farmaci antinfiammatori o dai miorilassanti. Se invece il disturbo dovesse diventare cronico e non dovessero esserci miglioramenti dopo qualche giorno con i farmaci di automedicazione, si consiglia di rivolgersi allo specialista o al medico curante.