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Quel tweet che toglie il sonno

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Quel tweet che toglie il sonno

Rimanere attivi in rete la sera può favorire l’insonniaAvete difficoltà a prendere sonno e vi sentite agitati nella notte? Provate a spegnere presto tablet, Pc e smartphone. Perché l’attesa di un messaggio di posta elettronica, una mancata condivisione su Facebook o un tweet che non arriva possono davvero rivelarsi ferali per il buon riposo notturno. A dimostrarlo è una ricerca condotta qualche tempo fa dall’Università di Worchester, nel Regno Unito, che chiarisce come la dipendenza dalla connessione internet sia in grado di influenzare negativamente anche la qualità del riposo notturno. Se stiamo virtualmente chiacchierando o interagendo sui social network e non arriva una risposta da amici, follower e fan, infatti, ci si sente agitati, nervosi e si hanno difficoltà a prendere sonno. E per tante persone il fenomeno non è certo passeggero: secondo lo studio, infatti, il 37 per cento degli adulti e il 60 per cento dei giovani appare dipendente da smartphone, tablet e simili. Lo studio si è basato su un questionario e su test psicologici mirati. Addirittura è emerso che il silenzio dello smartphone è un momento di intenso stress, tanto da creare senso di attesa e ansia. Soprattutto la sera, queste situazioni si ripercuotono sul sonno. Per chi non riesce a dormire a causa dello stress da tecnologia, può essere utile fare ricorso all’automedicazione che offre rimedi efficaci per ricuperare il giusto ritmo del sonno. Tuttavia, per non subire i rischi dell’iperconnessione e fare sogni tranquilli,  bisogna cambiare le abitudini e lasciare lontani dai cuscini smartphone e tablet.