a firma di Federico Mereta, giornalista scientifico
La prostata è una ghiandola molto piccola che ha la forma di una castagna e circonda l’uretra, il tubicino che porta l’urina dalla vescica al pene. È molto importante per il benessere maschile. Purtroppo, però, a volte si ammala. La prostata può infatti andare incontro a infiammazione, spesso legata a un’infezione, che va riconosciuta e affrontata seguendo le indicazioni del medico. L’infiammazione più comune è quella della prostatite, che può colpire uomini di diverse età, provocando dolore, disturbi urinari e impatto sulla qualità della vita. Riconoscerne i sintomi e affidarsi alle terapie corrette è fondamentale per una gestione efficace del problema. Non bisogna, quindi, fare finta di nulla, ma piuttosto prestare attenzione ai segnali che l’apparato genitale maschile invia, per parlarne con chi segue la nostra salute.
Quali sono i sintomi della prostatite
Il dolore alla prostata non è sempre facile da determinare, visto che nell’area del basso ventre ci sono diversi organi che possono essere all’origine di algie più o meno intense. In genere, comunque, quando la prostata si infiamma determinando il quadro tipico della prostatite, si ha un dolore localizzato al perineo, ovvero nell’area tra ano e scroto, che può estendersi al fondo schiena o in prossimità degli organi genitali esterni. Inoltre, si possono avere difficoltà urinarie a seconda che i fastidi siano di tipo ostruttivo o irritativo. I sintomi possono, cioè, legati alla compressione o alla distorsione dell’uretra all’interno della prostata, con evidente impatto sulla normale fuoriuscita dell’urina.
I sintomi di tipo ostruttivo determinano difficoltà a iniziare la minzione, l’intermittenza di emissione del flusso, l’incompleto svuotamento della vescica detta disuria, il flusso urinario debole e lo sforzo nella minzione.
Fra i sintomi irritativi si annoverano la frequenza nell’urinare, che è detta pollachiuria; la nicturia, cioè un aumentato bisogno durante la notte, l’urgenza (la necessità di svuotare la vescica non può essere rimandata) e il bruciore alla minzione.
Tipologie di infezioni della prostata
La prostatite è nella stragrande maggioranza dei casi di origine batterica e cioè ne sono responsabili batteri che possono giungere fino al tessuto della ghiandola riproducendosi al suo interno, con quadri che possono tendere a divenire cronici. In questo senso gli esperti raccomandano la massima attenzione alle infezioni delle vie urinarie (basti pensare in questo senso ai ceppi di Escherichia coli), che vanno trattate con cura anche per evitare che processi infettivi come uretriti e cistiti possano trasferirsi alla prostata. Allo stesso modo, occorre ridurre i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale che possono determinare anche prostatiti, in certi casi difficili da affrontare.
In altre circostanze la prostatite viene definita abatterica, ovvero senza germi che ne siano chiaramente responsabili.
Cause e fattori di rischio della prostatite
La prostatite è un’infiammazione della prostata le cui cause e i fattori di rischio sono spesso multifattoriali e complessi da identificare con esattezza. Non esiste, infatti, un unico movente che la determina, soprattutto nelle forme croniche, dove risalire all’origine della patologia può essere particolarmente difficile.
Le cause di questa infiammazione possono essere molteplici e coinvolgono diversi aspetti:
- Infezioni batteriche: La causa più comune è la risalita di batteri dalle vie urinarie alla ghiandola prostatica.
- Stile di vita e abitudini:
- Ritmi intestinali e dieta: Un ruolo cruciale è giocato dalle alterazioni dei ritmi intestinali (come la stitichezza) e da un’alimentazione sbilanciata e povera di fibre. Questo favorisce lo sviluppo di germi nocivi che, migrando dall’intestino alle vie urinarie, possono innescare o aggravare l’infiammazione prostatica.
- Abitudini sessuali.
- Stress e traumi.
- Fattori anatomici: Alcune conformazioni anatomiche, come la rigidità del collo vescicale, possono predisporre un individuo allo sviluppo di un’infiammazione della prostata.
Prevenzione e trattamento della prostata infiammata
Le sane abitudini di vita e i controlli regolari dallo specialista andrologo e dall’urologo, a cui spesso l’uomo non si attiene, sono di grande importanza per il benessere della prostata. I consigli per la prevenzione della prostatite debbono quindi partire da una vita sessuale regolare, con particolare attenzione all’igiene intima e all’impiego del profilattico durante i rapporti sessuali. Altrettanto importante è segnalare al medico la presenza di sintomi associabili a potenziali infezioni delle vie urinarie, in particolare di cistite (l’infiammazione della vescica), per puntare subito su una terapia che possa correggere la situazione e ridurre il rischio che l’infezione si trasferisca alla prostata.
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Per quanto riguarda il trattamento della prostatite, infine, la parola deve passare al medico. Sulla base di specifici esami del sangue, delle urine e del liquido spermatico si possono infatti evidenziare eventuali batteri patogeni presenti, per un trattamento antibiotico mirato che può essere prescritto solo dal curante. Inoltre, sempre il medico può indicare l’impiego di antinfiammatori o altri farmaci che aiutano a controllare il dolore nelle fasi acute e a contrastare la contrazione dei muscoli dell’addome, che contribuisce al dolore.
Buone abitudini: alimentazione e attività fisica
Per il resto, i consigli in chiave preventiva sono semplici e riguardano sia l’alimentazione che l’attività fisica.
Sul fronte dell’alimentazione, conviene sempre assicurarsi una valida idratazione, ovvero bere molto per limitare la concentrazione delle urine e prevenire quindi le infezioni. Sul fronte dell’alimentazione, è importante cercare di dare massimo spazio ad alimenti ricchi di fibre, dai cereali integrali fino a frutta e verdura, riducendo l’introito di grassi di origine animale. Inoltre, per chi è particolarmente sensibile alle prostatiti si consiglia di ridurre l’assunzione di alimenti piccanti, salumi, alcolici e caffè.
Sul fronte dell’attività fisica, la sedentarietà è nemica del benessere della ghiandola prostatica. Tuttavia, nel praticare l’attività sportiva bisogna fare attenzione e non indossare indumenti eccessivamente aderenti capaci di restringere gli organi genitali. Tra gli sport, infine, vanno benissimo le attività che non inducono stress traumatico sull’addome come corsa, nuoto in piscina, marcia. Per chi soffre di prostatite o è comunque a rischio sono da guardare con attenzione e praticare eventualmente su indicazione del medico attività come ciclismo (soprattutto su strade non asfaltate) o equitazione.
FAQ – Domande e risposte rapide sulla prostatite
1. Quali sono i sintomi più comuni della prostatite?
I sintomi della prostatite possono variare, ma in genere includono dolore al perineo (tra ano e scroto), bruciore durante la minzione, difficoltà a urinare, bisogno frequente di andare in bagno e sensazione di svuotamento incompleto della vescica. In alcuni casi, il dolore può irradiarsi alla zona lombare o ai genitali. Riconoscere precocemente questi segnali è fondamentale per rivolgersi al medico e iniziare il trattamento adeguato.
2. Quali sono le cause principali dell’infiammazione della prostata?
Le cause della prostatite possono essere batteriche o abatteriche. Nella maggior parte dei casi, l’origine è infettiva, legata alla risalita di batteri dalle vie urinarie, come l’Escherichia coli. Altri fattori di rischio includono una cattiva igiene intima, rapporti sessuali non protetti, stitichezza, stress, dieta squilibrata e sedentarietà. Anche alcune conformazioni anatomiche possono favorire l’infiammazione della ghiandola prostatica.
3. Come si cura e si previene la prostatite?
Il trattamento della prostatite dipende dalla causa. In presenza di infezione batterica, il medico può prescrivere antibiotici mirati, mentre antinfiammatori e rilassanti muscolari aiutano ad alleviare dolore e tensione addominale. Per prevenire la prostatite è importante mantenere una buona igiene, usare il profilattico, seguire un’alimentazione equilibrata ricca di fibre, bere molta acqua ed evitare alcolici, caffè e cibi piccanti. Anche l’attività fisica regolare, come corsa o nuoto, contribuisce al benessere della prostata.

Giornalista scientifico
