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Mal di testa prima e durante il ciclo: perché e come comportarsi 

Mal di testa prima e durante il ciclo: perché e come comportarsi
Tempo di lettura: 3 minuti

Le donne sono ampiamente in testa nella classifica del mal di testa. E spesso fanno i conti con questo disturbo in modo ripetuto, magari sotto l’azione dello stress o di altri fattori. Anche e soprattutto da giovani: la classica cefalea occasionale e l’emicrania (che va sempre affrontata dallo specialista) tendono a presentarsi maggiormente nelle ragazze o comunque nelle giovani donne, come se le ondulazioni e i picchi ormonali legati all’inizio, o comunque a un primo periodo dell’età fertile, giocassero un ruolo nella genesi dei disturbi.

C’è poi un periodo a rischio per questo mal di testa, che si ripete ciclicamente. Ed è il mal di testa che precede l’arrivo delle mestruazioni, chiamata appunto cefalea premestruale.

Mal di testa e sindrome premestruale

In modo lieve la sindrome premestruale interessa quasi otto donne su dieci, ma solo in un numero limitato di casi il quadro diventa davvero difficile da sopportare. La massima intensità della sintomatologia viene segnalata nella fascia di età compresa tra i 30 ed i 40 anni, in particolare nei periodi di stress più intenso. I fastidi pre-ciclo, cefalea compresa, di regola iniziano la settimana prima della mestruazione (nella fase luteinica del ciclo, caratterizzata dalla elevata produzione dell’ormone progesterone) e si risolvono con l’arrivo del ciclo. 

La cefalea è uno dei primi sintomi della sindrome premestruale

Ma cosa affronta la donna che soffre di sindrome premestruale? I disturbi possono interessare sia la sfera fisica sia quella emotiva. Tra i primi i più frequenti c’è appunto la cefalea, che si associa a ritenzione idrica e gonfiore di mani e piedi, tensione mammaria, gonfiore addominale e alterazioni del transito intestinale, aumento e alterazioni dell’appetito e del gusto, senso di stanchezza e fatica, problemi cutanei. I più lamentati sintomi “psicologici” includono l’umore cupo, irritabilità o aggressività o un pianto ingiustificato, ansia, difficoltà di concentrazione, insonnia. 

Per parlare di “vera” sindrome premestruale occorre che i disturbi si manifestino nei cinque giorni precedenti il ciclo per almeno tre mesi di fila, si concludano entro il quarto giorno dall’inizio della mestruazione e presentino un’intensità tale da interferire con le normali attività quotidiane della donna.

Mal di testa e ormoni: quale è la correlazione?

Come detto, spesso la sindrome premestruale si accompagna al mal di testa in quanto proprio gli ormoni giocano un ruolo chiave nello scatenare il disturbo. Ci sono teorie che, nel correlare questo disturbo alle condizioni ormonali tipiche del periodo che precede e accompagna il ciclo mestruale, evidenziano quanto la comparsa di cefalea sia indice di una sorta di “intollerabilità alle mestruazioni” da parte della donna che, quindi, mal sopporta gli sbalzi ormonali prima e durante il ciclo. In questo quadro, fatte salve le logiche variazioni soggettive, nella maggior parte dei casi è possibile che si scatenino attacchi di cefalea tensiva, quello che appunto in gergo si chiama mal di testa, che di solito compare a partire dal giorno che precede la mestruazione ma che, nei casi più problematici, ma possono arrivare, anche dopo il termine del flusso.

L’emicrania catameniale

Gli sbalzi ormonali sono all’origine anche di crisi di vera e propria emicrania in concomitanza col ciclo mestruale, la cosiddetta emicrania catameniale.

A scatenare il problema, per le persone predisposte, è proprio il calo degli estrogeni che si verifica in questo periodo. Le variazioni ormonali agiscono sul cervello e alterano i neurotrasmettitori (ad esempio la dopamina, la noradrenalina e la serotonina), cioè le sostanze che favoriscono il passaggio dei segnali tra le cellule nervose, scatenando gli attacchi che sono caratterizzati da un dolore pulsante di media o forte intensità come è tipico dell’emicrania, a cui si accompagnano spesso altri sintomi come nausea, vomito, foto e fonofobia.

Come affrontare il mal di testa pre-ciclo

Quando compare la vera e propria emicrania mestruale bisogna parlare con il medico di fiducia o il proprio ginecologo per terapie mirate. In genere, il medico specialista può definire il percorso di cura, eventualmente anche impiegando trattamenti di tipo profilattico che possano, quanto meno, ridurre l’intensità degli attacchi.

Per il classico mal di testa occasionale prima del ciclo qualche piccolo accorgimento nello stile di vita e soprattutto l’impiego intelligente di farmaci sintomatici di automedicazione ad azione antinfiammatoria e analgesica possono essere di grande aiuto.

È importante inoltre ridurre per quanto possibile la tensione: si sa che lo stress certo non aiuta chi soffre di cefalea o emicrania legate al ciclo mestruale, e quindi, anche in chiave preventiva di questo genere di disturbi, sarebbe sempre meglio ritagliarsi il giusto tempo per sé stesse, facendo una regolare attività fisica (ovviamente in senso preventivo e non quando la testa duole), curando l’alimentazione. Su questo fronte va detto che è utile aumentare l’introito di magnesio (ne sono ricchi gli spinaci e le altre verdure a foglia verde, il pane e i cereali integrali, i crostacei e i frutti di mare, la frutta secca e la cioccolata), perché questo minerale può aiutare a ridurre l’entità degli attacchi. Infine, sempre in prevenzione, conoscendo in quali giorni “arriva” il mal di testa, si possono assumere preparati contenenti magnesio che riducono la vasodilatazione, cioè l’allargamento dei vasi sanguigni, concausa possibile del disturbo.

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