Quando si va incontro ad un accesso di mal di gola, tipico ad esempio delle stagioni fredde o di improvvisi sbalzi termici, i farmaci di automedicazione possono essere di grande aiuto, considerando sempre che occorre consultare il medico se i sintomi non scompaiono dopo alcuni giorni. Per il trattamento delle forme lievi di faringite, oltre a sostanze ad azione balsamica ad esempio a base di levomentolo ed eucaliptolo si possono impiegare ad esempio gli antisettici e i disinfettanti del cavo orale, che rilasciano composti capaci di avere un’azione di contrasto ad eventuali microorganismi (ad esempio acido acetilsalicilico in associazione con rabarbaro, cetilpiridinio, clorexidina, povidone-iodio, tirotricina in associazione, alcool diclorobenzilico, dequalinio, tibezonio, alcool benzilico in associazione con socio benzoato. Questi farmaci sono disponibili in diverse modalità di somministrazione, dalle pastiglie fino ai collutori e agli spray. Nelle forme più intense si possono impiegare anche i classici Fans (antinfiammatori non steroidei) per esempio a base di flurbiprofene, benzidamina e propifenazone in associazione con oxolamina, naproxenato di cetiltrimetilammonio. Va ricordato che i Fans per via generale andrebbero assunti a stomaco pieno e dovrebbero essere evitati da chi soffre di patologie dello stomaco come gastrite e ulcera, da chi è in trattamento con farmaci che riducono la coagulazione, da chi soffre di insufficienza renale in fase avanzata o da chi soffre di problemi cardiaci. Cautela è consigliata invece in caso di ipertensione in trattamento, visto che l’uso prolungato di Fans può avere effetti sulla pressione. L’uso degli antibiotici è una abitudine da EVITARE, salvo la prescrizione del medico. Le infezioni batteriche della gola sono poco frequenti rispetto a quelle virali che, come noto, sono insensibili agli antibiotici.