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A San Simone il ventaglio si ripone

A San Simone il ventaglio si ripone

L’estate e il grande caldo sono ormai da tempo alle spalle. Le perturbazioni ricominciano a solcare il cielo con frequenza. Insomma, stiamo andando verso le settimane più fredde dell’anno, che arriveranno nei prossimi mesi. Un tempo, i contadini che orientavano le proprie scelte in termini di abbigliamento sul succedersi delle stagioni, proponevano un semplice proverbio per ricordare questa fase di passaggio: “a San Simone il ventaglio si ripone”.  Poche parole, chiarissime, per ricordare che non c’è più bisogno di farsi “aria” per rinfrescarsi, visto che il clima cambia.

Oggi, in un’epoca che per la maggior parte delle persone è caratterizzata quotidianamente dalla permanenza in ambienti riscaldati (o raffreddati) artificialmente, pensare all’abbigliamento di stagione può apparire meno importante. Ma l’antico proverbio dei nostri nonni fa comunque riflettere. È il momento di ricordare che il corpo risente delle condizioni atmosferiche, e non solo per l’umidità che magari si fa sentire sulle articolazioni, facilitando i classici dolori articolari di stagione. Anche per limitare i sintomi tipici delle infezioni virali aiuta ridurre i rischi legati al classico “colpo di freddo” che magari segue uno sbalzo termico. Insomma, non seguiamo più come un tempo i ritmi della natura mail nostro organismo non è cambiato, e risente comunque del fluire delle stagioni, dell’impatto dell’umidità, del saliscendi delle temperature, con l’umore che magari non viene propriamente aiutato dalle giornate cupe, con le nuove basse, tanto diverse dalle ore assolate di questa estate.

Teniamoci in salute, nutrendoci bene, idratandoci, provvedendo a seguire le norme di prevenzione. e facendo attenzione all’abbigliamento magari, coprendoci “a cipolla”. Ora stiamo entrando nel periodo dell’anno in cui sono sempre più diffuse le malattie da raffreddamento con tosse, mal di gola, starnuti, a volte qualche linea di febbre. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono i virus di stagione. I farmaci di automedicazione sono di grande aiuto per controllare i sintomi ma non crediate che il termometro che scende rappresenti di per sé causa di malattia ma è altrettanto vero però che con le temperature che si abbassano aumentano i casi di sindromi da raffreddamento.

Due sono fondamentalmente i motivi di questo fenomeno. Da un lato, si rimane molto di più a contatto con gli altri in ambienti chiusi, e questo facilita il passaggio dei virus, dall’altro quando fa freddo si verifica una vasocostrizione delle piccole arterie del naso, con conseguente diminuzione dell’apporto di sangue alla mucosa e calo delle sue capacità difensive perché è proprio attraverso il sangue che si muovono gli anticorpi e le tante sostanze che ci difendono dalle infezioni. Se mettete insieme questi due elementi, magari accompagnandoli che la tendenza a non “vestirsi a cipolla” è facile capire come possiamo ritrovarci vittime di un forte raffreddore. Quindi ci vuole attenzione. Bisogna coprirsi in modo intelligente e fare attenzione agli sbalzi termici, senza dimenticare che, non sono solo i virus di stagione gli unici responsabili di disturbi alle vie respiratorie. Contano molto, ad esempio, anche condizioni ambientali come il fumo di sigaretta, anche inalato passivamente, le polveri sottili, la secchezza dell’aria, tipica degli ambienti riscaldati.