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A Sant’Ambrogio il freddo cuoce

A Sant'Ambrogio il freddo cuoce

Non sappiamo esattamente cosa si volesse intendere, un tempo, con questo proverbio. Ma cerchiamo di interpretarlo in chiave di salute. Il clima molto rigido, infatti, può letteralmente “cuocere” la pelle, con le sue ripercussioni sulla circolazione sanguigna. Ce lo provano le mani, che cambiano tonalità di colore, dal bianco, al rosa intenso fino, addirittura, in certi casi, a nuances più bluastre. Il freddo pio può favorire la comparsa sulle estremità – le mani ma anche i piedi, a volte le orecchie o il naso – dei cosiddetti geloni. Si tratta di arrossamenti pruriginosi che tendono a generarsi proprio in seguito a un repentino riscaldamento dopo l’esposizione a temperature molto basse.

Rileggendo la saggezza dei nonni in chiave alimentare, invece, si può pensare alla necessità di consumare alimenti e bevande calde. Il tepore del piatto e delle tisane, o se preferite degli infusi, può regalarci momenti di benessere e aiutarci ad affrontare il freddo.

In dicembre il clima rigido può influire sulla salute. Ma con un pizzico di attenzione, nutrendoci bene e proteggendo la pelle (e non solo) possiamo affrontare meglio la situazione.