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Ciao, sono bollino!

Anche in estate non rinunciate alla frutta secca

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Una noce ad ogni pasto, magari con un rinforzo nelle giornate passate a lavorare nei campi? Per i nostri vecchi era una sana abitudine che si traduceva in energia da profondere nelle attività quotidiane.

Oggi la scienza dice che quanto proponevano le nostre nonne nel preparare la sporta a chi doveva affrontare una giornata operosa è sicuramente valido anche per il benessere dei giorni nostri.

Meglio se insieme alle noci, magari, si aggiunge qualche chicco di mais o qualche oliva. Il motivo? Tutti questi alimenti, così come gli oli di semi, possono rivelarsi capaci di “allungarci” la vita proteggendoci dal rischio di morte prematura.
A dirlo è una ricerca apparsa su American Journal of Clinical Nutrition che accende i riflettori in particolare sul ruolo degli acidi grassi Omega 6.

Questi vengono definiti “essenziali” perché l’organismo non è in grado di produrli e debbono essere assunti con l’alimentazione. Ma senza esagerare, perché l’eccesso può essere addirittura dannoso. Lo studio è stato condotto all’Università della Finlandia orientale hanno determinato i livelli di acidi grassi nel sangue di 2.480 uomini che avevano tra i 42 ei 60 anni all’inizio dello studio, nel 1984-1989.
I partecipanti sono stati seguiti per ventidue anni ed è stato dimostrato che le nostre nonne avevano ragione. I livelli di acido linoleico (appunto uno della famiglia degli Omega 6) nel sangue è risultato più alto in chi aveva un minor rischio di morte.