Come prendere una pillola, consigli e strategie

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 9 MIN
Come prendere una pillola, consigli e strategie

“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù …” chi non ricorda questa canzone cantata nel celebre film da Mary Poppins con l’obiettivo di far assumere una compressa a un bambino? Ebbene, per quanto non sia è propriamente corretto “addolcire” la pillola, almeno in senso metabolico, non c’è dubbio che la difficoltà a mandare giù compresse e capsule per via orale sia molto comune e non riguardi solo i più piccoli.

A prescindere da condizioni patologiche caratterizzate da disfagia, e quindi dalla difficoltà a inghiottire, quando è necessario assumere per bocca una pillola alcuni necessitano di qualche semplice sotterfugio da conoscere per combattere quella che tecnicamente viene chiamata anginofobia, appunto intensa paura di deglutire legata al timore di soffocare.

Come superare la paura di ingoiare le pillole

In presenza di una certa difficoltà ad assumere pillole, anche con acqua, è sempre meglio far presente la situazione al medico e al farmacista. Se possibile, infatti, per chi proprio non riesce a ingoiare capsule e simili modificare la modalità d’assunzione della terapia, se possibile, può rivelarsi risolutivo. Tuttavia, non sempre si può. In questi casi bisogna provare a tranquillizzarsi. 

Molto spesso il disagio nasce dal timore inconscio di “soffocare” nel mandare giù la compressa, specie se questa è particolarmente grande. Per questo, oltre a cercare di placare l’ansia, bisogna per creare nel cavo orale un ambiente sufficientemente umido da eliminare la sensazione di sentir “passare” qualcosa in gola difficile da ingerire.

Conviene così bere un bel bicchiere d’acqua, o se preferite, una tisana ad azione calmante ed antiansia, per raggiungere due obiettivi: il primo, fondamentale, è di rinfrescare la gola ed inumidirla, il secondo di facilitare il ripristino di una situazione di tranquillità che può aiutare a deglutire con più calma. 

Le pillole si possono spezzare?

“Se la pillola è eccessiva per dimensioni, la divido e riesco a ingoiarla”. Apparentemente l’idea sembra funzionare. Tuttavia, non è così. In linea di massima, sarebbe sempre meglio evitare di spezzare in due una pillola perché la divisione può non risultare “equa”. E questo non vale solo per le somministrazioni di farmaci a rilascio prolungato in cui la divisione può generare un’evidente imprecisione nella posologia. Vale anche per le capsule caratterizzate da un contenitore che ha, al suo interno, granuli o liquidi.

La divisione potrebbe facilmente far disperdere parte del contenuto per cui è chiaro che pensare a questo approccio è francamente fuori luogo. Più in generale, non è detto che spezzando la compressa per agevolarne l’assunzione si riesca poi ad ottenere l’efficacia terapeutica, visto che c’è il rischio di ritrovarsi con un dosaggio minore rispetto a quello contenuto nella compressa intera. In ogni caso, se la dimensione della compressa è davvero difficile da sopportare si può chiedere al medico e al farmacista se l’opportunità di spezzarla può essere perseguita. 

Strategie utili per deglutire le pillole

Pensate che mandando indietro la testa sarà per voi più facile inghiottire una pastiglia, ovviamente aiutandovi con l’acqua? Ebbene, sappiate che siete fuori strada. Non solo questa misura non vi aiuterà, ma potrebbe addirittura essere controproducente e pericolosa perché aumenta davvero il rischio che la compressa possa andare a posizionarsi lungo le vie respiratorie, costringendovi a colpi di tosse ripetuti per eliminarla. 

Per mandare giù più facilmente la pasticca, insomma, conviene metterla sulla lingua e poi piegarsi in avanti, così la pillola tenderà a spostarsi verso l’alto sul palato e verrà quindi “naturalmente” spinta verso il basso dall’acqua. In questo modo, portando il mento verso il basso si tende ad espandere le strade del respiro e, quindi, a rendere meno probabile un eventuale “intoppo” tale da favorire un soffocamento.

Tra gli altri consigli che spesso vengono offerti a chi non sopporta le pasticche perché teme di soffocare c’è la strategia del mascheramento. In pratica, in questo caso si punta a mescolare la pasticca contenente il principio arrivo all’interno di un alimento, come yogurt, latte o budino.  Attenzione però. Non bisogna mai dimenticare che questi passaggi possono modificare la situazione chimica del farmaco e quindi alterarne sia la disponibilità sia il possibile assorbimento, soprattutto se la temperatura del dell’alimento che si assume è elevata. Per questo, tale strategia non andrebbe mai applicata a meno che non siano medico o farmacista a dare il via libera in base al tipo di terapia che si assume.

Consiglio finale. Se proprio non sopportate l’ingestione della compressa, fatelo presente proprio perché se la via orale non è gradita, si può puntare sulle fiale (ricordate che quanto più il contenuto di una fiala è “isotonico”, cioè la sua composizione è simile al sangue, tanto maggiori sono le sue potenziali vie di somministrazione), sulle supposte o su altre formulazioni per l’assunzione sistemica, se disponibili.

Consigli specifici per casi specifici

Per chi ha difficoltà a ingerire le pillole, perché ad esempio soffre di disfagia (difficoltà a deglutire) legata all’età o a qualche particolare patologia, la ricerca mette a disposizione alcuni consigli semplici. Secondo una ricerca ormai datata degli esperti dell’Università di Heidelberg, apparsa su Annals of Family Medicine, ci sarebbero due metodi di ingestione sicuri, uno per le compresse classiche e uno per le capsule.

Il primo, detto “pop bottle” method, prevede che la compressa sia posta sulla lingua, con le labbra ermeticamente chiuse attorno all’apertura della bottiglia e la pastiglia venga ingerita con un movimento di aspirazione rapida, il secondo invece, chiamato “lean forward”, prevede che le capsule vengano ingerite in posizione eretta con la testa piegata in avanti. Nell’indagine la prima tecnica migliorava la deglutizione del 60 per cento, mentre l’88 per cento di coloro che hanno provato il secondo metodo trovava più semplice ingerire le capsule. Il tutto, senza esagerare con l’acqua.

Domande e risposte sulla paura di ingoiare le pillole:

Come superare la paura di ingoiare le pillole?

Per superare la paura di ingoiare le pillole, può aiutare bere un bicchiere d’acqua o una tisana per inumidire la gola e cercare di tranquillizzarsi, superando il timore inconscio di soffocare.

È sicuro spezzare le pillole per deglutirle più facilmente?

In linea di massima, è meglio evitare di spezzare le pillole. La divisione potrebbe non essere precisa, soprattutto per farmaci a rilascio prolungato o capsule contenenti granuli o liquidi, rischiando di alterare il dosaggio e l’efficacia terapeutica.

Qual è il modo migliore per ingoiare le pillole senza rischio di soffocare?

Un metodo consigliato è mettere la pillola sulla lingua e piegare la testa in avanti mentre si beve acqua. Questo fa sì che la pillola si sposti verso l’alto sul palato e venga spinta verso il basso più facilmente. Evitare di gettare la testa all’indietro, in quanto ciò potrebbe aumentare il rischio che la compressa finisca nelle vie respiratorie. Alcune ricerche suggeriscono anche il metodo “pop bottle” per le compresse e il “lean forward” per le capsule.

Fonte: www.Federfarma.it

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