Di luglio vattene ignudo

Redazione Semplicemente Salute
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D'aprile non ti scoprire, di maggio vai adagio, di giugno cavati il codigugno (una sorta di giubbetto), e se non pare tornatelo a infilare; di luglio vattene ignudo

Quello di oggi è un antico detto che, pur non tenendo conto delle bizzarrie del clima a cui ci stiamo abituando, resta, nelle sue raccomandazioni comunque attuale. Con le alte temperature estive dobbiamo, secondo l’antica saggezza popolare, evitare di essere eccessivamente coperti specie se al calore si associa anche un elevato tasso di umidità. In condizioni di caldo e forte umiditò, infatti, il sistema di termoregolazione del corpo può soffrire. Possono aumentate aumentare i rischi dei tipici malanni da caldo, che vanno conosciuti e non sono sempre uguali. Sfruttiamo quindi il proverbio di oggi per un utile ripasso, partendo dal classico colpo di sole. 

ll colpo di sole è legato alla mancata dispersione del calore corporeo dopo una prolungata permanenza al sole o in ambienti molto caldi. Si manifesta con febbre alta (la temperatura può raggiungere anche i 40 gradi), sudorazione diminuita, pelle molto calda, tachicardia e respiro affannoso. La prima misura da prendere è allontanare il malato dalla fonte di calore e avvolgerlo con lenzuola bagnate. Se possibile, è consigliabile una doccia fresca. La persona va comunque accompagnata il prima possibile al pronto soccorso, facendo attenzione a non far scendere la temperatura sotto i 38,3 gradi per evitare raffreddamenti improvvisi. 

Diversa è la situazione in caso di collasso da calore. Questo quadro è provocato dalla perdita profusa di liquidi per eccessiva sudorazione, dopo esposizione a calore in condizioni di elevata umidità (maggiore dell’80 per cento).

Inizialmente porta affaticamento e debolezza, poi compaiono abbassamento della pressione, rallentamento delle pulsazioni, calo della pressione e febbre. Consiglio utile: non perdete tempo. La persona colpita va portata al pronto soccorso. Nell’attesa occorre porre il corpo in posizione orizzontale, con la testa reclinata in avanti e le gambe in alto. Se possibile, far bere a piccoli sorsi piccoli bicchieri di acqua o altri liquidi freddi aggiungendo un pizzico di sale.

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