Oggi parliamo del mollusco. No, no, non delle cozze e delle vongole, ma del mollusco contagioso. Un disturbo molto fastidioso che può colpire sia i bambini che gli adulti.
Il mollusco contagioso rappresenta una patologia di origine virale causata dal pox virus. La malattia è estremamente contagiosa e coinvolge l’età infantile e quella adulta.
Di norma, la trasmissione avviene per contatto diretto da soggetto potenzialmente infetto. Più raramente per utilizzo di biancheria o asciugamani infetti. Nell’età adulta, la malattia è considerata trasmissione sessuale.
In Italia, la patologia è molto frequente, particolarmente diffusa in età pediatrica, soprattutto per i scolari. Come riconoscere e come comportarsi in presenza di questo fastidioso virus?
Il mollusco contagioso, di norma, si arriva alla diagnosi in modo tardivo, perché le lesioni sono molto piccole e non danno assolutamente sintomi. Sembrano dei piccoli fungoletti rosa e coinvolgono sia l’età adulta sia l’età infantile.
In alcuni casi possono regredire dopo 6-9 mesi, ma se non regrediscono, le migliori terapie sono l’asportazione con dei piccoli cucchiaini taglienti o, meno, sostanze, attività e ricambio. Si usano anche farmaci di auto-medicazione, contenenti acido di salicinio e derivati del petasso.
I molluschi possono regredire spontaneamente, ma non sempre possono regredire. Quindi è meglio eliminarli.
Non bisogna eliminarli con il traumatismo, con le unghie, perché il pericolo di auto-inoculazione è molto elevato. In altri termini, si possono portare da altre parti.
È un virus e come tale contagioso.
Insomma, adesso abbiamo capito che i molluschi non sono solo quelli che troviamo in mare e abbiamo imparato come affrontarli.

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