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Mani screpolate dal freddo: come prendersene cura?

Mani screpolate dal freddo: come prendersene cura?
Tempo di lettura: 4 minuti

Per le persone predisposte a volte basta lavare una stoviglia con il sapone che l’epidermide sulla mano trasmette segnali di sofferenza, con uno strano e sospetto arrossamento o, talvolta con la comparsa sulla superficie cutanea di piccole screpolature, in certi casi, vere e proprie ferite superficiali.

Se queste lesioni sulla pelle delle mani non hanno stagionalità e vanno prevenute evitando il rapporto diretto dello strato superficiale cutaneo con le sostanze incriminate, non ci sono dubbi che in inverno mani screpolate, fissurazioni, taglietti possono essere il risultato dell’esposizione della cute alle basse temperature. Per questo, conoscere qualche regola di prevenzione può aiutarci a limitare i danni. 

Bruciore alle mani e geloni

Scientificamente di chiama “eritema pernio” e definisce una delle più comuni manifestazioni della pelle esposta al freddo, la comparsa dei geloni che nelle giornate più rigide, con la tramontana che sbuffa, tendono a manifestarsi alle dita di mani e piedi oltre che su naso e orecchie. Nello specifico, le basi per la creazione dei geloni si hanno quando si passa in modo repentino da una esposizione al freddo, che crea vaso costrizione, a una al caldo, con conseguente vasodilatazione. 

Si tratta di lesioni di colorito rosso o bluastro, che possono portare prurito, bruciore, arrossamento e gonfiore e che, nei casi più gravi, si possono addirittura complicare portando alla comparsa di vere e proprie ulcerazioni specie negli anziani. 

Per giocare d’anticipo su questa condizione, occorre soprattutto proteggersi, evitando di trovarsi al freddo senza indossare vestiti comodi e caldi, indossando i guanti. Quello dei geloni, peraltro, è solo uno dei tanti nemici che possono attaccare la pelle esposta al freddo, sia che ci si trovi in montagna sia che si rimanga in città e si opti per qualche passeggiata. 

Pelle secca e freddo: le cause delle mani screpolate 

Prima di arrivare alle mani screpolate, ai taglietti della pelle e alle piccole ferite c’è modo di preservare l’epidermide. Quello che conta è proteggerla, anche e soprattutto se la temperatura è molto rigida come avviene in montagna. Ricordate sempre che se la pelle soffre, tende a diventare più secca, ruvida e a screpolarsi, con la comparsa di arrossamenti, taglietti e prurito. Ancor peggio può andare per chi si trova sulle piste da sci e non protegge le mani.  Il “combinato disposto” di temperatura bassa, vento e azione forzata dei raggi solari può creare la condizioni ideale per veder comparire le screpolature sulle mani. Oltre al viso e alle labbra, sono infatti proprio le mani le parti più esposte del corpo in questa stagione e sono spesso trascurate: oltre alle screpolature e a piccoli tagli derivanti dalla secchezza eccessiva della pelle, il freddo può anche avere delle ripercussioni sulla circolazione sanguigna, portando le mani a cambiare tonalità, dal bianco a nuances più bluastre. 

Come prevenire tagli, arrossamenti, bruciori e prurito

Come comportarsi per proteggere la pelle delle mani e prevenire le screpolature? Conta innanzitutto l’abbigliamento adeguato, il che significa selezionare scarpe e indumenti caldi e soprattutto coprire il capo e le mani con guanti, meglio se di tessuto morbido e naturale.

Inoltre, occorre puntare sulla protezione tramite creme idratanti, da applicare sul viso e sulle parti esposte, sia con il sole che con il tempo più nuvoloso, poiché anche se coperto, i raggi ultravioletti, sono comunque presenti e la neve accresce il rischio di scottature poiché riflette i raggi solari aumentando, quindi, le radiazioni assorbite dall’epidermide. 

Come spesso accade, peraltro, è fondamentale puntare sull’idratazione. Bere e idratarsi è un vero e proprio “rimedio della nonna” contro le mani screpolate. Anche se può sembrare strano, la semplice assunzione ripetuta di liquidi può diventare una vera e propria strategia protettiva anche per la pelle. Pensate solo che respirare aria fredda e secca può in un’ora aumentare la perdita di fluidi corporei attraverso la respirazione di circa 5 millilitri, una misura che può apparire trascurabile per brevi periodi, ma che diviene significativa quando abitualmente si vive in ambienti freddi per molte ore al giorno. Visto il clima, conviene consumare regolarmente non solo la classica acqua ma anche infusi e tisane ricordando di bere “mangiando”. In questo senso mettere in tavola adeguate quantità di frutta e verdura, anche in inverno, può essere un modo di recuperare buone abitudini che magari, complici gli stravizi delle feste, rischiano di essere state messe in pausa. La salute della pelle, anche di inverno, passa attraverso quello che mangiamo. Ecco qualche consiglio: conviene prediligere, ad esempio, frutti e ortaggi di colore giallo, arancio e rosso, come limoni, mele, arance, mandarini, carote, anche per assicurarsi un valido supporto vitaminico. La stagione, poi, può essere propizia anche per una preparazione per il futuro che interessi non solo la pelle ma l’intero organismo.

Le mani non curate dal freddo invecchiano prima

Le mani possono dire molto. Sono un fondamentale strumento di comunicazione, cui abbiamo rinunciato per mesi durante la pandemia e che ora stiamo recuperando. E in qualche modo, se sono screpolate in balia di vento e sole, invecchiano prima. Avviene infatti il processo di “scheletrizzazione”, indicatore fondamentale del tempo che passa. Le mani si presentano più rugose, più vuote; si assottigliano i tessuti molli e vengono in evidenza le vene e le strutture tendinee. Inoltre, tendono a presentare delle macchie: queste possono dipendere dalla propria struttura genetica, ma anche dall’esposizione al sole. Infatti, spesso non ci preoccupiamo di proteggerle dai raggi ultravioletti. La conseguenza è nella comparsa di macchie più o meno intense, dalle dimensioni variabili, che rappresentano un importante inestetismo. Prevenire la sofferenza cutanea proteggendo l’epidermide anche con l’uso di creme idratanti, oltre che con la corretta assunzione di liquidi, è fondamentale. E il freddo è un nemico da conoscere e, se possibile, anticipare. Desquamazioni e leggere “fissurazioni” dell’epidermide, più fastidiose che pericolose, vanno sempre prevenute.  I farmaci di automedicazione ad azione antisettica, antipruriginosa ed emolliente possono aiutarci, in caso di fastidi di ma ricordiamo sempre che prevenire è sempre meglio che curare! 

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