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Naso secco e croste nel naso: come porvi rimedio

Naso secco e croste nel naso: come porvi rimedio

Cosa è la rinite e perché si può definire secca?

Con il termine rinite, si sa, si descrivono una serie di situazioni che vanno dalle forme allergiche fino al classico raffreddore di natura virale e alle irritazioni della mucosa. Rinite, infatti, significa “infiammazione della mucosa del naso”. Se è vero che in questo periodo dell’anno sono soprattutto i virus a farla da padrone, pur se non bisogna dimenticare gli acari della polvere e le muffe che possono creare, soprattutto nelle persone predisposte, congestione nasale, naso chiuso e starnuti a ripetizione, non bisogna mai dimenticare che a volte l’infiammazione della mucosa nasale può generare anche narici secche e irritate. Di cosa si tratta? 

Parliamo della rinite secca e come si può affrontare la situazione.

L’importanza della mucosa nasale

La mucosa del naso è basilare per il mantenimento del benessere delle vie aeree superiore. Grazie alla sua azione, si riesce a rendere umida l’aria che respiriamo, portandola alla temperatura ottimale per farla poi scendere lungo i bronchi. Ma non basta. La mucosa nasale produce anche circa 300 millilitri di muco ogni giorno. Proprio il muco ha l’importante funzione di imprigionare e raccogliere tutte le polveri atmosferiche che respiriamo, oltre a batteri, virus, pollini e altri elementi eventualmente presenti nell’aria, il cui smaltimento è a carico delle cosiddette cellule ciliate, che fanno da barriera e difesa contro le sostanze potenzialmente nocive per l’organismo. Si tratta di cellule presenti nel naso e provviste di ciglia che, muovendosi continuamente, favoriscono la pulizia e la protezione delle prime vie respiratorie. Fin qua la normalità. 

Quando però il “microclima” nasale si altera c’è il pericolo di compromettere il delicato equilibrio delle funzioni nasali e della mucosa che potrebbe così produrre meno muco. Quando ciò si verifica il processo di filtro e pulizia da parte del naso diventa meno efficiente. Di conseguenza, nelle cavità nasali tendono a formarsi delle croste, magari con piccole perdite di sangue, e, molto spesso, è anche la gola a risentirne

Cause e sintomi della secchezza nasale

Il benessere nasale, insomma, può essere messo a dura prova anche dalla cosiddetta rinite secca. Chi affronta questa forma d’infiammazione può anche non avere il naso che cola ma, al contrario, ritrovarsi con narici asciutte e una umidità nasale pari a zero, come potrebbe capitare dopo una passeggiata nel deserto. Il problema è determinato una scarsa umidità dell’aria che può alterare le normali funzioni della mucosa nasale rendendo più facile lo sviluppo di infezioni alle alte vie respiratorie. Sul fronte dei sintomi, il quadro si presenta con raucedine e abbassamenti di voce e soprattutto un’irritazione della gola che può creare l’ambiente ideale per lo sviluppo di virus (soprattutto) e batteri (più raramente).

Rimedi contro naso secco e croste nasali

Per affrontare i sintomi legati al naso secco, dalla raucedine fino all’abbassamento della voce e all’irritazione della gola, i farmaci di automedicazione ad azione antisettica ed antinfiammatoria sono sicuramente utili. Non bisogna però dimenticare che l’obiettivo è contrastare la secchezza della mucosa. In questo caso i rimedi puntano a rendere maggiormente umida la mucosa nasale e, quindi, a limitare il rischio di crosticine dolenti e che si possono rompere causando leggeri sanguinamenti. In queste circostanze si può ricorrere a soluzioni che permettono di rendere maggiormente umida la mucosa, dai classici suffumigi fino all’inspirazione di principi attivi ad azione antinfiammatoria e antisettica tramite aerosol. Ovviamente, quando il problema si mantiene e si può ipotizzare un’infezione di natura batterica, la parola deve passare al medico. Se si sospetta un’infezione di questo tipo, il curante può indicare un trattamento antibiotico, che va seguito per tutto il tempo consigliato e ai dosaggi corretti.

Prevenzione per il naso secco

Per chi soffre di rinite secca, la prevenzione è fondamentale. E deve passare attraverso l’attenzione all’ambiente e, in particolare, al microclima che si crea in casa (anche in ufficio, va ricordato). Secondo gli esperti occorre controllare la situazione soprattutto la notte dato che il problema della secchezza nasale si presenta in particolare alla mattina, al risveglio. Poiché l’aria troppo asciutta tende a far perdere umidità alla mucosa nasale, conviene evitare un riscaldamento eccessivo che, se da un lato ci fa godere di un dolce tepore, dall’altro può avere come effetto collaterale quello di non garantire un giusto livello umidificazione ambientale, molto importante per la salute del nostro sistema respiratorio. Impariamo quindi a dare al naso l’importanza che merita, per evitare infiammazioni che possono rivelarsi molto fastidiose.