Occhio al fazzoletto: cosa ci dicono colore e aspetto del muco?
Quando si ha raffreddore o, più propriamente, una rinite, si sviluppa un’infiammazione della mucosa del naso che può originarsi per diverse cause – una infreddatura, un virus di stagione, una allergia – e che ha come segno tipico la produzione di muco. Infatti, in caso di infiammazione la mucosa reagisce aumentandone la produzione con la conseguenza che, insieme agli starnuti, sentiamo la necessità di soffiarci ripetutamente il naso. Certamente il raffreddore è un sintomo comune e diffusissimo. Per esperienza, a seconda della causa scatenante, abbiamo imparato a gestirlo con l’uso responsabile di farmaci senza obbligo di ricetta ad azione antistaminica, se la causa è una reazione allergica, o decongestionante, mucolitica antisettica e antinfiammatoria in caso di raffreddore di stagione e infiammazione delle vie aeree superiori.
Proprio a seconda della causa e, in certi casi, dell’evoluzione del quadro sintomatico, l’aspetto e la colorazione del muco sono differenti e possono modificarsi. Il muco può essere trasparente, quasi acquoso (aspetto tipico della rinite da fieno o di una leggero raffreddore da infreddatura) ma anche leggermente più denso e di colorazione diversa, dal bianco/grigio al verde-giallo, colori questi ultimi che ci dicono spesso che l’organismo sta reagendo a un germe patogeno. Il muco è, quindi, un segnale d’allarme che il corpo invia. Imparare a “conoscerlo” ci permette anche di capire quando occorre chiamare il medico. Se il sintomo si mantiene nel tempo, ad esempio, occorre sempre parlarne con il proprio curante, che va comunque chiamato in causa se il muco cambia aspetto, assume consistenza densa e colorazioni più scure, che possono indicare quadri più complessi.
Le colorazioni del muco e le possibili cause
Se il muco è grigio
Nella maggior parte dei casi il colorito più scuro del muco, che magari tende verso il grigio, può essere legato all’esposizione ad aria in ambienti molto inquinati. Ovviamente in questo caso si tratta di un problema occasionale, che si risolve da solo semplicemente quando si respira aria migliore. Quando invece la situazione si mantiene è meglio parlarne con il medico, visto che quello che definiamo come muco è in realtà catarro, naturalmente più denso e vischioso del muco, che viene emesso dai bronchi, probabilmente perché c’è una infezione in atto.
Se il muco è giallo o verde
Bisogna pensare a una infiammazione figlia di una infezione anche quando il muco assume un colore che tende al giallo o addirittura al verde. In questi casi, il colore del muco tende infatti verso il giallo scuro e ad avere addirittura sfumature verdognole se ci sono parecchi globuli bianchi, le cellule che hanno il compito di difenderci dalle infezioni di diversa natura. Per questo, se dopo qualche giorno il raffreddore non passa e si associa ad altri sintomi, come, ad esempio, un rialzo febbrile, occorre sempre fare riferimento al medico per analizzare la natura della situazione clinica e valutare l’eventuale presenza di una sovra-infezione batterica, unica situazione in cui vanno assunti, sempre dietro diagnosi e prescrizione medica, gli antibiotici.
Se il muco è rosso o marrone
Può anche capitare che il muco presenti colorazioni ancora diverse. Quando assume un colore rosso porpora o marrone bisogna pensare alla presenza di sangue che si è ormai coagulato e anche in questo caso è il medico a definire le possibili origini delle perdite. Lo stesso vale se si notano striature di sangue rosso vivo: a meno che non ci siano stati traumi anche impercettibili all’interno delle cavità nasali, come la rottura di un capillare, la presenza di sangue “inspiegabile” va indagata dal curante.
Come liberare il naso dal muco?
I farmaci di automedicazione possono essere di grande utilità per liberare il naso chiuso grazie alla loro azione decongestionante, mucolitica, e antinfiammatoria antisettica, sia per chi è “sneezer” sia per i cosiddetti “blocker”. Nel primo caso sono presenti sintomi più facilmente collegabili alla rinite, come starnuti, naso che cola, prurito ed ostruzione nasale, cui spesso si associa congiuntivite con gli occhi che si arrossano. Nei “blockers”, invece, sono presenti quasi esclusivamente ostruzione nasale, muco più denso e solo occasionalmente starnuti. Per il resto è molto importante ricordare di bere.
Sebbene la mancanza di acqua può anche contribuire ad “asciugare” il muco, non è mai consigliata, visto che anche una leggera disidratazione tende a rendere le secrezioni più secche e fastidiose. Inoltre, è possibile ricorrere anche rimedi domestici di grande utilità. Ad esempio, in caso di muco denso, possono essere utili i classici suffumigi e per aiutare la gola a disinfiammarsi si può ricorrere a latte e miele.
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