Se l’intestino è pigro, la centrifuga non aiuta chi cerca le fibre

Idratarsi bevendo e mangiando è importantissimo quindi per tutto l’organismo e il suo corretto funzionamento. Proprio in questo senso, anche per soddisfare il palato ed il senso di sete, sempre più si diffonde la tendenza ad assumere frutta e verdura sotto forma di “liquidi”, bevendo anziché mangiando questi alimenti. Se l’obiettivo di questa scelta è aiutare l’intestino a contrarsi meglio, tuttavia, non dimenticate che ci sono modalità di preparazione che tendono a “disperdere” le fibre presenti nel vegetale di partenza. Per questo conviene sempre puntare sui frullati, che riescono a conservare almeno in parte la consistenza e la struttura del vegetale. Diversa è la situazione quando invece si punta sull’estrattore: in questo caso si salvaguardano meglio le componenti vitaminiche e minerali presenti nella frutta e nella verdura, ma si rischia comunque di perdere per strada le fibre di cui si ha necessità. Se possibile, quindi, ricordate che se dovete combattere la pigrizia intestinale i vegetali dovrebbero essere, per quanto possibili, integri per espletare la loro funzione. Se tuttavia la stitichezza permane nonostante tutto, i farmaci di automedicazione ad azione lassativa, se assunti solo per pochi giorni e nei momenti più “critici” per il movimento intestinale, possono rappresentare una valida soluzione per aiutare l’intestino pigro a “superare l’impasse”. Se la stitichezza permane nel tempo, comunque, va sempre richiesto il parere del medico oltre ad agire sul proprio stile di vita.