fbpx
Ciao, sono bollino!

Scottature solari

Sinonimi: eritema

Definizione

L’esposizione protratta e senza adeguata protezione (anche indiretta) ai raggi solari può dar luogo a lesioni della pelle, che vengono definite scottature solari. Due tipi di radiazioni, le ultraviolette A e B, entrano soprattutto in gioco nei delicati rapporti tra pelle e sole. Per capire meglio gli effetti dei due diversi tipi di raggi occorre ricordare che la lettera A di UV-A, che sta per “Aging”, cioè invecchiamento, e alla B di UV-B, che sta per “Bruciatura”. Il gioco di parole attribuisce alle due principali componenti dello spettro solare i rispettivi ambiti di influenza. Gli ultravioletti A possono accelerare, quando in eccesso e per lungo tempo, il fotoinvecchiamento della pelle. L’arrossamento e eritema solare, sono invece reazioni infiammatorie UV-B mediate, che provocano vasodilatazione e arrossamento della cute. A seconda dell’intensità della fotoesposizione e, quindi, della gravità dell’effetto, l’infiammazione si estrinseca con sintomi e segni crescenti, dal fastidio, al prurito, al dolore con sintomi generalizzati in caso di scottature.

Sintomi associati

  • arrossamento
  • pelle bruciata

Trattamento

La prevenzione è la prima e più importante misura per evitare scottature solari, per cui occorre sempre esporsi alle radiazioni con un’adeguata protezione solare, specie in caso di prime esposizioni e per le persone con le carnagioni più a rischio come i bambini e chi ha pelle e occhi molto chiari, per i quali è indicato un elevato fattore di protezione (SPF). In caso di scottatura l’obiettivo principale è ridurre il calore nella parte di pelle che ha subito l’insulto termico, per cui si può procedere immediatamente a docce, bagni e impacchi freddi. Un occhio di riguardo va portato all’epidermide nel momento in cui ci si asciuga. Lo strato più superficiale della pelle, infatti, si può ledere facilmente, quindi occorre asciugare con gentilezza la parte lesionata, evitando asciugamani ruvidi. Per il resto, anche i farmaci di automedicazione possono aiutare nel limitare la sensazione di bruciore: esistono pomate da applicare direttamente sulla pelle arrossata, contenenti sostanze come prometazina, benzocaina, eosina, lidocaina in associazione, alcool benzilico in associazione e clorexilenolo in associazione. Altre sostanze, come ad esempio acido borico, sulfadiazina argentica, benzalconio, cloramina, clorexidina, sodio ipoclorito sono utili per una corretta disinfezione cutanea, mentre per favorire la rigenerazione della pelle possono essere impiegati farmaci a base di acido ialuronico anche in associazione con la sulfadiazina argentica, clostebol in associazione, e catalasi specie in caso di forte scottatura. Tutti i prodotti andrebbero sempre applicati su lesioni superficiali e di dimensioni ridotte: possono dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. Quando le aree interessate dal fenomeno sono particolarmente ampie o comunque le lesioni sono profonde è sempre consigliabile il ricorso al medico. In caso di eritema solare è possibile utilizzare pomate aiutano a combattere l’infiammazione (benzadac) e che allevino il prurito a base di difenidramina, dimetindene, desclorfeniramina, idrocortisone, oxatomide.

Buone abitudini

Proteggere la pelle in caso di esposizione al sole è fondamentale. Come fare? Innanzitutto occorre limitare la durata delle esposizioni al sole nelle prime giornate di vacanza: la pelle va abituata gradualmente, soprattutto se si hanno capelli ed occhi chiari e pelle color latte con lentiggini. All’inizio è preferibile esporsi nelle prime ore della mattina e nel tardo pomeriggio, quando i raggi UV sono filtrati più efficacemente dall’atmosfera: in questo modo si può ottenere gradualmente l’abbronzatura. Anche la scelta dell’ora va fatta con attenzione. Meglio evitare l’esposizione al sole tra le e 11 e le 15 (12-16 ora legale), ore in cui il sole è allo zenit e i raggi ultravioletti sono più intensi. In queste fasce orarie conviene proteggere sempre gli occhi con occhiali da sole e non esitare a ricorrere ai vestiti, quando l’intensità dei raggi solari è particolarmente elevata. Per chi necessita di prodotti protettivi (creme, oli, stick, latti) non si deve scegliere a caso, ma individuare il fattore di protezione in base al proprio fototipo. Un discorso a parte va fatto per i bambini. A prescindere dalla loro carnagione, infatti, i più piccoli hanno una pelle delicata e si scottano facilmente. È consigliabile usare sempre creme solari con protezione massima evitando loro l’esposizione diretta, anche per pochi minuti, sotto ai 6 mesi d’età.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie