Dove entra il sole non entra il medico
Non avevano dubbi, i nostri nonni. Quando si sta all’aperto e ci si espone al sole, morale e fisico migliorano e si pongono le basi per il benessere. Proprio per questo, usavano dire che “dove entra il sole non entra il medico”. I raggi solari svolgono, infatti, importanti e insostituibili funzioni per ogni sistema vivente, dalle piante (fotosintesi) all’organismo umano. Il sole dà calore, mette il buonumore, ha riconosciute proprietà antidepressive, è utilizzato con successo in alcune affezioni dermatologiche (elioterapia) e soprattutto è necessario per la sintesi della vitamina D, fondamentale per la calcificazione ossea. La vitamina D è una molecola fondamentale per il buon funzionamento del metabolismo osseo, soprattutto negli anziani e in presenza di condizioni di fragilità ossea. La fragilità ossea e le fratture di fragilità sono essenzialmente la conseguenza di uno squilibrio del metabolismo osseo, che si presenta in presenza di livelli nel sangue di vitamina D insufficienti.
Dette queste cose, ricordiamo che il sole, oltre ad essere un amico per la salute, può diventare un nemico se non si protegge la pelle da indesiderabili scottature. Seguire qualche semplice regola, quando la stagione estiva è alle porte, è fondamentale per abbronzarsi al meglio. Innanzitutto, occorre limitare la durata delle esposizioni al sole nelle prime giornate di vacanza: la pelle va abituata gradualmente, soprattutto se si hanno capelli e occhi chiari e pelle color latte con lentiggini. All’inizio è preferibile esporsi nelle prime ore della mattina e nel tardo pomeriggio, quando i raggi UV sono filtrati più efficacemente dall’atmosfera: in questo modo si può ottenere gradualmente l’abbronzatura. Anche la scelta dell’ora va fatta con attenzione. Meglio evitare l’esposizione al sole tra le e 11 e le 15 (12-16 ora legale), ore in cui il sole è allo zenit e i raggi ultravioletti sono più intensi. In queste fasce orarie conviene proteggere sempre gli occhi con occhiali da sole e non esitare a ricorrere ai vestiti, quando l’intensità dei raggi solari è particolarmente elevata. La pelle va sempre protetta e la crema solare non si deve scegliere a caso, ma il fattore di protezione deve essere adatto al proprio fototipo. Ricordate che in genere il fattore di protezione di una crema solare viene calcolato in laboratorio con una quantità di crema che è, in genere, più abbondante rispetto a quella che in realtà si tende ad applicare sulla propria pelle: quindi per preservare la pelle al meglio, utilizzate generosamente la crema solare, riapplicandola più volte al giorno.
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