Da Santa Caterina il freddo si raffina
Il clima si fa sempre più rigido e stiamo per entrare nelle giornate che portano verso l’inverno. Non per nulla i nostri nonni, con un proverbio tipico di alcune aree del nostro bel Paese, dicevano che: “Da Santa Caterina (che si festeggia il 25 novembre) il freddo si raffina”. Per questo, occorre prepararsi alle giornate invernali con poca luce e le temperature che calano. Le temperature sempre più rigide agevolano l’insorgenza delle infezioni virali che possono attaccare le vie respiratorie. Indirettamente, il calo delle temperature favorisce la diffusione dei tanti virus che possono provocare mal di gola, raffreddori e qualche linea di febbre.
Ma come fa il freddo ad agevolare i virus? L’interno delle narici sono tra le parti del corpo che si “raffreddano” di più, “scendendo” a una temperatura ideale per la proliferazione dei virus che si riproducono al meglio intorno ai 33 gradi. È quanto accade, ad esempio, a uno dei più noti virus del raffreddore, il rinovirus, che più facilmente si diffonde quando la temperatura si abbassa, passando rapidamente dal caldo al freddo. Inoltre, in caso di sbalzi termici si assiste ad una rapida evaporazione del sudore, che può ridurre di colpo la temperatura corporea, rendendoci più vulnerabili contro i virus. Quindi, preveniamo i rischi coprendoci a cipolla ed evitando di ritrovarci in pochi attimi in ambienti caldi dopo essere stati all’esterno e viceversa
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