Per San Michele l’uva è come il miele

Redazione Semplicemente Salute
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Per San Michele (29 Settembre) l'uva è come il miele

Ci siamo, il momento è ottimale per il consumo dell’uva, come frutto fresco. Ed è proprio questo, puntando sulla dolcezza di stagione, che vuole sottolineare l’antico proverbio popolare di oggi. Certo, l’uva è un alimento molto ricco di zuccheri, particolarmente in questo periodo di maturazione avanzata (almeno dalle nostre parti) e, per questo motivo, chi ha qualche problema con la glicemia dovrebbe informarsi bene prima di mangiare uva. Tuttavia, al di là di specifici problemi di salute, consumata nelle giuste quantità, l’uva può offrire potassio e a aiutare la diuresi mentre bucce e semi possono avere un’azione specifica sull’intestino. Cosa significa? Se soffrite di stitichezza, magari concludere un pasto con un dell’uva potrebbe dare, oltre al gusto, anche un effetto lassativo da non sottovalutare, legato alla presenza non solo delle fibre, ma anche di acido tartarico. Al contrario, se invece avete l’intestino che tende a muoversi continuamente e tendente ad avere più scariche durante il giorno, forse è meglio non lasciarsi tentare dalla dolcezza del frutto, così caro a Bacco. Un’ultima raccomandazione. Stiamo parlando dell’uva fresca, che offre più o meno 60 calorie per 100 grammi. Se si parla di uvetta, così utile per rigenerarsi durante una gita in montagna, il quantitativo calorico cambia. E può arrivare quasi a quintuplicare. 

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