Polipi nasali, sintomi, cause e cure disponibili

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 10 MIN
Polipi nasali, sintomi, cause e cure disponibili

I polipi nasali sono escrescenze che si creano all’interno del naso e nei seni paranasali (cavità all’interno del cranio ricoperte internamente di mucosa). Non sono ancora del tutto chiari i meccanismi che causano la comparsa di polipi nasali, ma l’infiammazione cronica della mucosa sembra avere un ruolo fondamentale. Grazie ai progressi della ricerca farmacologica, oggi sono disponibili terapie innovative con farmaci “intelligenti”, in grado di agire su specifici meccanismi dell’infiammazione e di offrire un migliore controllo della malattia. È però fondamentale comprendere a fondo le cause e le caratteristiche dei polipi nasali e affidarsi a uno specialista per individuare, caso per caso, l’approccio terapeutico più appropriato. L’obiettivo non è soltanto ridurre i sintomi locali, ma soprattutto limitare l’impatto di queste lesioni sulla qualità della vita quotidiana: dalla compromissione dell’olfatto ai disturbi del sonno, spesso conseguenza della difficoltà respiratoria notturna.

Cosa sono i polipi nasali e come si formano

I polipi nasali sono piccole formazioni benigne che si sviluppano all’interno delle cavità nasali e dei seni paranasali come conseguenza di una rinosinusite cronica, ovvero di un’infiammazione persistente della mucosa nasale che può durare mesi. Questa condizione porta alla crescita di polipi soprattutto nelle zone in cui seni paranasali e cavità nasali si collegano tra loro, causando spesso difficoltà respiratorie e aumentando il rischio di complicanze.

Riconoscere i sintomi dei polipi nasali è importante: ostruzione nasale, riduzione dell’olfatto e disturbi del sonno sono segnali che meritano attenzione. In presenza di tali manifestazioni è fondamentale rivolgersi a uno specialista otorinolaringoiatra per eseguire accertamenti diagnostici e definire il percorso terapeutico più adeguato.

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Sebbene i polipi nasali interessino prevalentemente gli adulti, esistono forme che possono comparire anche nei bambini, come il polipo antro-coanale, che origina dal seno mascellare e si estende fino al rinofaringe. Nei giovani, inoltre, possono verificarsi quadri rari come la malattia di Woakes, una forma di poliposi nasale deformante.

Dal punto di vista clinico, i polipi nasali sono generalmente lesioni benigne, dall’aspetto morbido e non doloroso, ma la loro presenza può compromettere in modo significativo la qualità della vita, rendendo fondamentale una diagnosi precoce e un trattamento mirato.

Cause principali e fattori di rischio dei polipi nasali

La presenza prolungata di infiammazione della mucosa nasale rappresenta il principale fattore di rischio per la formazione dei polipi nasali. L’infiammazione, infatti, agisce come un vero e proprio “carburante” che alimenta la comparsa di queste lesioni.

Tra i fattori che favoriscono la poliposi nasale, rientrano:

  • Allergie respiratorie: condizioni come rinite allergica e asma aumentano nel tempo la probabilità di sviluppare polipi. Il rischio è maggiore in aree con elevato inquinamento atmosferico, dove l’aria contiene concentrazioni più alte di allergeni.
  • Infezioni ricorrenti: episodi frequenti di sinusite cronica o acuta possono contribuire alla formazione e alla crescita dei polipi.
  • Malattie specifiche: alcune patologie, come la fibrosi cistica, rappresentano un terreno favorevole per lo sviluppo di polipi nasali.
  • Alterazioni del sistema immunitario: squilibri immunitari possono influire sui processi infiammatori e facilitare la comparsa delle lesioni.
  • Predisposizione genetica: una certa familiarità alla poliposi può aumentare la probabilità di sviluppare il problema.

È importante sottolineare che nella maggior parte dei casi non esiste una causa unica: la poliposi nasale deriva piuttosto da una combinazione di più fattori, che insieme contribuiscono alla formazione e alla progressione delle lesioni.

Sintomi dei polipi nasali: come riconoscerli

La rinorrea, ovvero il naso che cola, è uno dei sintomi della presenza di polipi. Tuttavia, si tratta di un sintomo aspecifico, che si manifesta praticamente in tutte le forme di rinite (anche quelle legate a ceppi virali, tanto per fare un esempio). Rispetto a condizioni comuni come il raffreddore, la poliposi nasale presenta sintomi caratteristici che permettono di distinguerla. Un segnale tipico è il cosiddetto “doppio senso” della rinorrea:

  • da un lato, abbondante gocciolamento nasale e persistente sensazione di naso chiuso;
  • dall’altro, il muco che scivola verso la gola (rinorrea posteriore), con fastidiosa sensazione di catarro in gola.

Altri sintomi frequenti dei polipi nasali includono:

  • riduzione o perdita dell’olfatto (anosmia), spesso accompagnata da alterazioni del gusto;
  • ostruzione nasale marcata, che può associarsi a dolore alla fronte e mal di testa ricorrenti;
  • episodi frequenti di rinosinusite, che aggravano la sintomatologia;
  • disturbi del sonno, come russamento o apnee notturne, legati alla difficoltà respiratoria durante il riposo.

Questi segnali non vanno trascurati: riconoscerli precocemente permette di rivolgersi a uno specialista otorinolaringoiatra e di avviare controlli mirati per individuare la presenza di polipi e definire il trattamento più adeguato.

Ultima raccomandazione: occhio alle infezioni. In presenza di polipi si può andare incontro a un’infezione legata a contaminazione batterica perché i polipi tendono a creare una ostruzione sul canale di comunicazione tra seno paranasale e cavità nasale. Sono solo esempi di quanto sia importante non sottovalutare la situazione, ricordando che la parola deve comunque passare al medico. 

Diagnosi, trattamento e prevenzione dei polipi nasali

Diagnosi

La diagnosi di poliposi nasale può essere ipotizzata dal medico sulla scorta della storia clinica della persona e dei sintomi, per poi essere confermata da un’endoscopia dell’area del naso, delle fosse nasali, dei seni paranasali e del rinofaringe. Questo primo esame consente di visualizzare le lesioni, ma va poi integrato, su indicazioni del medico, con controlli approfonditi come la tomografia computerizzata (TC) ed eventualmente anche con Risonanza Magnetica. Il quadro va poi inserito in un contesto, per cui possono essere richiesti test mirati per la valutazione delle allergie o addirittura controlli sui valori di vitamina D disponibile considerando che una sua carenza si può associare alla situazione. Inoltre, spesso va considerata utile la citologia nasale. Con una piccola spazzola (“brushing” nasale) si prelevano le cellule presenti all’interno del naso che vengono poi analizzate al microscopio per vedere quali sono le cellule prevalenti e responsabili dell’infiammazione cronica o dei processi allergici

Terapie e trattamenti

La gestione dei polipi nasali ha come obiettivo principale il controllo dell’infiammazione cronica e la riduzione dei sintomi. Le opzioni terapeutiche oggi disponibili comprendono diverse strategie:

  • Terapie farmacologiche tradizionali:
    • i cortisonici nasali rappresentano il presidio di prima scelta per ridurre infiammazione e volume dei polipi;
    • nei casi più complessi possono essere utilizzati cortisonici sistemici, sempre sotto stretto controllo medico.
  • Chirurgia endoscopica nasale:
    • indicata quando i polipi risultano refrattari ai trattamenti farmacologici;
    • consente la rimozione delle masse polipoidi e il miglioramento della respirazione, pur non escludendo la possibilità di recidive.
  • Farmaci biologici:
    • l’ultima frontiera terapeutica è rappresentata dagli anticorpi monoclonali, capaci di agire selettivamente su specifici meccanismi biologici dell’infiammazione;
    • sono trattamenti mirati, indicati in pazienti con poliposi severa o associata ad altre patologie respiratorie (come l’asma).

Accanto alle terapie mediche e chirurgiche, è fondamentale garantire una corretta aderenza terapeutica, poiché i trattamenti spesso devono essere assunti quotidianamente e a lungo termine per mantenere sotto controllo la malattia. Tra le misure di prevenzione abbiamo:

  • Lavaggi nasali con soluzioni saline, particolarmente utili nei bambini con riniti o sinusiti, per migliorare l’efficacia delle terapie topiche.
  • Igiene ambientale e prevenzione: proteggere la mucosa nasale da irritanti come allergeni, fumo, polvere e inquinanti atmosferici contribuisce a ridurre il rischio di peggioramenti e recidive.

Con un approccio personalizzato e un buon livello di aderenza alle cure, i sintomi della poliposi nasale e della rinosinusite cronica possono essere gestiti in modo molto efficace, migliorando sensibilmente la qualità della vita del paziente.

FAQ – Domande e risposte rapide sui polipi nasali

1. Cosa sono i polipi nasali e perché si formano?

I polipi nasali sono escrescenze benigne che si sviluppano all’interno del naso e dei seni paranasali. La loro comparsa è legata soprattutto a uno stato di infiammazione cronica della mucosa, spesso associata a condizioni come rinosinusite, rinite allergica, asma, infezioni ricorrenti o predisposizione genetica.

2. Quali sono i sintomi più comuni dei polipi nasali?

I sintomi principali includono ostruzione nasale persistente, riduzione o perdita dell’olfatto, sensazione di muco in gola (rinorrea posteriore), mal di testa, dolore alla fronte, episodi frequenti di sinusite e disturbi del sonno come russamento o apnee.

3. Come si curano i polipi nasali?

Il trattamento mira a ridurre l’infiammazione e migliorare la respirazione. Le terapie più comuni includono cortisonici nasali o sistemici, chirurgia endoscopica nei casi resistenti ai farmaci, e, nei quadri più complessi, farmaci biologici a base di anticorpi monoclonali.

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