Cosa può aiutarci a prevenire il diabete? Sicuramente le buone abitudini! Attività fisica regolare, alimentazione sana ed equilibrata e controllo del peso sono la base per ridurre il rischio di sviluppare con l’età la forma di tipo 2.
Più in generale, come sempre accade in medicina, è fondamentale la conoscenza. E allora, in occasione della Giornata Mondiale del diabete di oggi, 14 novembre, proviamo a fare il punto sulle diverse forme di questa patologia.
Cominciamo con il diabete di tipo 1. È legato a un’alterazione delle difese immunitarie, può comparire in seguito a un’infezione virale e riconosce una spiccata predisposizione genetica. Le cellule difensive dell’organismo, sbagliando, attaccano le cellule del pancreas che producono l’insulina e le distruggono. Il corpo non produce più insulina e quindi deve assumerla dall’esterno. Interessa soprattutto i bambini o comunque i giovani.
La forma di tipo 2 è ben più frequente, e si presenta più spesso in età adulta, anche se, negli ultimi anni, inizia a manifestarsi anche nei giovani in forte sovrappeso. Infatti, quando esistono ampie fasce di tessuto adiposo questo ostacola il corretto impiego dell’insulina. Nel caso del diabete di tipo 2, quindi, l’insulina viene prodotta, sia pure se in quantità insufficiente, ma il corpo non riesce a utilizzarla. Progressivamente questo meccanismo peggiora rendendo del tutto inutile l’insulina sintetizzata dal pancreas. Il diabete di tipo 2 è spesso associato a peso eccessivo, alimentazione non equilibrata, sedentarietà.
Infine, esiste una forma di diabete che colpisce esclusivamente le donne durante la gravidanza. Si chiama diabete gestazionale, e si manifesta dopo i primi cinque mesi dal concepimento, specie nelle gestanti di età superiore ai 25 anni in sovrappeso e con parenti diabetici. Per fortuna la patologia tende a scomparire con il parto. A scatenare i problemi è la placenta, necessaria durante la gravidanza per nutrire il feto, ma in grado di produrre particolari sostanze ormonali che controbattono l’attività dell’insulina. In ogni caso il diabete gestazionale può causare problemi al futuro neonato, soprattutto in termini di dimensioni alla nascita. Ma niente paura: basta una dieta attenta, che viene consigliata dal ginecologo, per tenere sotto controllo la glicemia che tende ad alzarsi.

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