In caso di raffreddore da fieno, occhio al condizionatore dell’auto
È il periodo ideale per le gite fuori porta e i “ponti” che ci attendono sono sicuramente uno stimolo per intraprendere qualche viaggio. Se vi muovete in auto e soffrite di allergia, però, non dimenticate di dare una “regolata” al condizionatore. E non solo per godere della temperatura ideale durante il trasferimento. Se è vero che grazie a questo accessorio si può viaggiare mantenendo la temperatura e l’umidità ambientale nelle condizioni desiderate, è altrettanto innegabile che il condizionatore va tenuto “pulito” e, se possibile, deve essere dotato di filtri antipolline. Altrimenti c’è il rischio che nell’apparecchio vadano ad abitare invisibili nemici in grado di danneggiare la salute, specie in chi soffre di allergia. Strano a dirsi, infatti, gli sbuffi d’aria che emergono dalla “macchina” possono immettere nell’ambiente pollini “caduti” all’interno del vano motore o anche acari, come il dermatophagoides pteronissimus. Questi invisibili nemici dell’organismo dell’allergico, risalendo lungo le vie di canalizzazione dell’aria del condizionatore, possono giungere in massa nell’abitacolo. E quindi stimolare una salva di starnuti con prurito al naso fino alla lacrimazione incontrollabile, con difficoltà a sopportare la luce quando viene colpita la congiuntiva dell’occhio. Insomma, buon viaggio e buone gite, ma con giudizio.
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