Definizione
Con questo termine si intendono i diversi tipi di puntura che si possono verificare, in particolare nei mesi primaverili ed estivi. Numerosi sono, infatti, gli insetti che possono creare queste sgradevoli insidie, particolarmente temibili soprattutto se vengono attaccati i bambini o se le punture stesse si verificano in prossimità del viso, sulle labbra o agli occhi. L’elenco degli insetti che possono pungere è lungo, ma a creare le maggiori ansie sono api, vespe o calabroni ma anche ragni, oltre alle più “comuni” zanzare, tanto presenti nelle calde giornate estive. Il meccanismo che si crea dopo una puntura è quasi sempre lo stesso. Il “veleno” rilasciato dagli insetti stimola la sintesi di istamina, mediatore chimico di risposta in caso di infiammazione o di allergia. Subito dopo si crea la reazione classica, ovvero la formazione del pomfo, un rigonfiamento arrossato sulla pelle. In molti casi, quando ad esempio la puntura è di una vespa e calabrone, nell’area interessata dal fenomeno si può creare anche un intenso dolore, oltre a bruciore. Dopo altre punture, come ad esempio quelle di zanzare, il sintomo più comune è il prurito.