Definizione
Il mal di schiena che compare molto più frequentemente in prossimità della parte inferiore della colonna vertebrale, è un disturbo molto comune ed è caratterizzato dalla comparsa di dolori più o meno intensi. In genere il problema, almeno in questi casi, non è dovuto ad un’alterazione vera a propria della struttura ossea della colonna vertebrale, quanto piuttosto ad uno spasmo o contrattura dei grandi muscoli (ad esempio il trapezio) che fiancheggiano la spina dorsale. Le cause possono essere diverse: repentini cambiamenti di condizioni atmosferiche con incremento dell’umidità, sforzi eccessivi ma soprattutto una “antifisiologica” posizione della colonna vertebrale durante le attività quotidiane. Quando la schiena rimane per lungo tempo nella medesima posizione, e questo atteggiamento non consente di contrarre a dovere un particolare gruppo muscolare, questo può andare incontro a spasmi molto dolorosi, che spesso bloccano la schiena stessa. La classica lombaggine o più comunemente lombalgia si osserva soprattutto nelle persone di età tra i 30 ed 40 anni che svolgono un lavoro sedentario. Un meccanismo simile, anche se la zona interessata dal dolore si trova più in alto (colonna cervicale), determina lo spasmo dei muscoli di un lato della spina dorsale con rigidità ed impossibilità a muovere il capo in maniera adeguata. Esistono infine casi in cui il dolore nasce per un trauma. È il caso ad esempio del colpo di frusta, una scossa improvvisa e violenta, quasi sempre conseguente ad un trauma automobilistico, che fa dapprima rovesciare indietro la testa per poi riportarla con violenza in avanti. Il colpo di frusta nasce dalla concomitanza di due movimenti forzati, e quindi innaturali, della colonna vertebrale. Interessa soprattutto il tratto cervicale della spina dorsale.