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Ciao, sono bollino!

Cellulite

Definizione

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Chi pensa che la cellulite sia solo un problema estetico si sbaglia. Si tratta di una vera e propria patologia del tessuto adiposo che trae origine da difficoltà circolatorie. In pratica in queste condizioni inizialmente si crea un eccesso della linfa (il liquido che normalmente viene trasportato dai vasi linfatici) legato alla formazione di edema. Purtroppo questa condizione, apparentemente del tutto impercettibile almeno nelle fasi iniziali, provoca però un aumento della pressione all’interno dei tessuti e un calo dell’afflusso di sangue al tessuto adiposo stesso. Per questo, nel tempo, il tessuto adiposo soffre sempre di più e si formano i classici problemi che conducono alla “buccia d’arancia”, ovvero la fibrosi e la sclerosi. Ovviamente questa fase viene accompagnata da dolorabilità alla compressione e sensazione di peso, oltre che al problema estetico che tanto preoccupa le donne, visto che la cellulite si localizza principalmente intorno alle cosce e ai glutei. Per questi motivi la cellulite va affrontata efficacemente con le giuste abitudini e soprattutto con trattamenti efficaci che possano aiutare ad interrompere il “circolo vizioso” che conduce alla genesi della situazione. Senza dimenticare che la cellulite è spesso figlia di una serie di situazioni diverse che concorrono a crearla, come ad esempio l’eccessiva presenza di glucosio nel sangue, l’aumento del tessuto adiposo sostenuto dagli ormoni femminili, la stasi della circolazione dei vasi linfatici e dei piccoli capillari.

Sintomi associati

  • fibrosi
  • pelle a buccia d'arancia
  • ritenzione idrica
  • sclerosi

Trattamento

L’automedicazione può rappresentare un valido presidio per affrontare con successo la cellulite. Sono disponibili diversi farmaci, da applicare localmente, che possono infatti favorire un più efficace controllo del quadro a base di levotiroxina in associazione. Utili possono essere anche le sostanze che aiutano la normale circolazione venosa, al fine di migliorare l’apporto di ossigeno alle aree interessate dal processo e limitare il rischio che si crei una fibrosi. Questi possono essere applicati localmente, sotto forma di creme o gel, oppure essere assunti per via generale, sotto forma di polvere o compresse, offrendo all’organismo sostanze capillaroprotettrici a base di diosmina, anche in associazione con l’esperidina , oppure a base di flavonoidi come l’oxerutina, la troxerutina e la mirtillina o di composti tripterpenici come l’escina in associazione, l’ippocastano e la centella. Ovviamente questi farmaci vanno associati ad una modificazione dello stile di vita e ad un eventuale massaggio linfodrenante. Nelle forme più gravi si può anche arrivare a trattamenti medici come la carbossiterapia, che facilita lo scambio d’ossigeno tra i tessuti e ritarda il passaggio verso la fibrosi o la mesoterapia, basata si iniezioni localizzate che puntano a rilassare le aree indurite dalla fibrosi.

Buone abitudini

Due sono le abitudini di vita che consentono di contrastare l’insorgenza e il peggioramento della cellulite: da un lato il controllo del peso corporeo attraverso un’alimentazione sana, che preveda un introito di calorie controllato e un’elevata quota di frutta e verdura con limitazione dei grassi e degli zuccheri, dall’altro una regolare attività fisica. Sul fronte dell’alimentazione conviene scegliere gli alimenti ricci in vitamina C che aiutano la parete dei vasi a rimanere più “robusta”. Da preferire sono i peperoni e, tra la frutta, fragole, mirtilli e altri prodotti del sottobosco ricchi di composti (bioflavonoidi) in grado di “rinforzare” la parete dei vasi sanguigni. Non solo: se possibile consumare aglio e cipolla, che contengono sostanze, come l’allicina, ad azione protettiva. Sempre a tavola meglio controllare l’introito di sale, che tende a far trattenere liquidi all’interno dei vasi, aumentando lo “sforzo” delle pareti e facilitando la perdita di piccole quantità di liquidi attraverso i capillari. Importante è anche bere molto per assicurare la giusta idratazione all’organismo. Per quanto riguarda gli sport consigliati, detto che anche il semplice passeggiare è comunque utile, va ricordata l’importanza del ciclismo e del nuoto, per migliorare il ritorno del sangue venoso verso il cuore.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie