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Dolori articolari

Sinonimi: infiammazione articolare

Definizione

Il dolore articolare compare quando un trauma oppure una malattia infiammatoria o degenerativa – basti pensare ad esempio all’artrite reumatoide o all’artrosi – interessa le articolazioni. Le articolazioni sono le “giunture” che collegano tra loro le ossa del corpo umano. Attraverso questi sistemi i muscoli contraendosi possono far muovere lo scheletro e quindi assicurare il corretto spostamento del corpo. Esistono diversi tipi di articolazioni strutturate per consentire i movimenti più idonei per le diverse parti del sistema osseo. Alcune si muovono pochissimo e servono per garantire la stabilità quando questa sia necessaria, come nel caso delle articolazioni anteriori del bacino o delle ossa craniche. Altre, dette a “troclea” permettono un movimento di oscillazione dall’avanti all’indietro (ginocchio e gomito). Altre ancora, le enartrosi, consentono una vasta possibilità di movimento lasciando muovere i capi ossei in rotazione e torsione. Si tratta delle giunzioni tra spalla e braccio e di quelle tra bacino e femore. Le articolazioni sono costituite da una cuffia di cartilagine al cui interno circola un liquido ad azione lubrificante, che durante l’infiammazione o un trauma si modifica per qualità e quantità, generando, solitamente, dolore. Il dolore si accompagna a rumori all’interno dell’articolazione, a gonfiore, a riduzione delle capacità di movimento articolare. Quando si verifica un trauma, è fondamentale che il medico riconosca se è presente una semplice contusione, una frattura, una distorsione o una lussazione. La presenza di tumefazione, dolore e calore possono indirizzare anche verso uno stato infiammatorio.

Sintomi associati

  • dolore alle ossa
  • gonfiore
  • irrigidimento muscolare
  • reumatismi

Trattamento

Una corretta diagnosi che permetta di scoprire l’origine del dolore è fondamentale per valutare un approccio mirato a questa condizione. Nelle forme meno gravi, e soprattutto non legate ad una patologia già riconosciuta, l’automedicazione può essere d’aiuto per contrastare il dolore e soprattutto combattere l’infiammazione che si accompagna al dolore. Per questo una risposta efficace nei dolori di breve durata può venire dai classici antinfiammatori non steroidei (Fans), che possono essere impiegati per uso topico (ad esempio sotto forma di gel, creme, pomate o cerotti) oppure per uso sistemico (capsule, compresse, bustine). Questi farmaci sono disponibili come medicinali di automedicazione (ad esempio acido acetilsalicilico, ibuprofene, naprossene, ketoprofene, dexketoprofene, dexibuprofene, diclofenac e, solo in forma topica, metil salicilato, nimesulide, piroxicam, flurbiprofene, aceclofenac, etofenamato e acido flufenamico in associazione, benzidamina). Utili possono essere anche il paracetamolo e le pomate a base di capsaicina, d-canfora, dietilamina in associazione e derivati dell’acido salicilico. Va ricordato che i Fans per via generale andrebbero assunti a stomaco pieno e dovrebbero essere evitati da chi soffre di patologie dello stomaco come gastrite e ulcera, da chi è in trattamento con farmaci che riducono la coagulazione, da chi soffre di insufficienza renale in fase avanzata. Cautela è consigliata invece in caso di ipertensione in trattamento o problemi cardiaci, visto che l’uso prolungato di Fans può avere effetti sulla pressione. Questi effetti non dovrebbero essere presenti in caso di somministrazioni di Fans ad uso topico per periodi limitati. Il paracetamolo invece può dare problemi a carico del fegato e può essere presente in associazione in diversi medicinali. Per questo è sempre meglio controllare di non superare le dosi quotidiane consigliate di principio attivo. Un particolare occhio di riguardo va prestato all’acido acetilsalicilico, da evitare sotto i 16 anni.

Buone abitudini

L’attività fisica rappresenta da sempre la miglior medicina per far funzionare al meglio le articolazioni ad ogni età: recenti ricerche dimostrano che una passeggiata quotidiana, meglio se unita a qualche esercizio ginnico che permetta di “slegare” le articolazioni, rappresenta il miglior sistema per prevenire l’artrosi e per combatterla quando essa si sia manifestata. Inoltre il movimento regolare consente di mantenere sotto controllo il peso corporeo, ovviamente insieme ad un’alimentazione intelligente che non preveda un introito calorico eccessivo. Questi due elementi sono alla base della prevenzione dei dolori delle articolazioni degli arti inferiori, che più risentono del “carico” imposto dal minimo movimento. Ovviamente, per quanto riguarda l’attività fisica, non bisogna richiedere troppo al proprio corpo perchè altrimenti lo sforzo potrebbe indurre una sofferenza articolare ancor peggiore di quella indotta dalla sedentarietà. E soprattutto occorre sempre ricordare che in caso di dolori protratti è sempre necessario il controllo del medico per definire il quadro patologico e le linee terapeutiche più indicate.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie