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A colloquio con il Dott. Claudio Cricelli

Claudio cricelli
Tempo di lettura: 4 minuti

Presidente di SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie

I medici di famiglia, i nostri primi interlocutori in materia di salute sul territorio insieme anche ai farmacisti,  hanno svolto un ruolo importantissimo durante la pandemia e adesso si preparano ad essere al fianco dei cittadini anche il prossimo inverno che vedrà nuovamente convivere il Covid-19 e l’influenza. Quali sono le cose da sapere e quali i migliori comportamenti da adottare? Lo abbiamo  chiesto al Dr. Cricelli che ci ha fornito consigli e suggerimenti per affrontare serenamente l’influenza che verrà.

Le domande

  1. Dottore, anche quest’anno assisteremo ad uno scenario di convivenza tra virus influenzale e il Sars Cov-2. Come Medici di Medicina Generale e punto di riferimento per il cittadino, come vi state preparando ad affrontare questo scenario?
  2. Considerando l’andamento della campagna vaccinale da un lato ma anche l’evoluzione pandemica dall’altro e le prospettive future, sarà più o meno difficile riconoscere l’influenza stagionale dal Covid-19?
  3. Quali sono i comportamenti che il cittadino dovrebbe adottare per evitare preoccupazioni/allarmismi?
  4. In caso di sintomi influenzali cosa bisogna fare? Qual è l’iter di gestione del paziente?
  5. Considerata la sovrapposizione tra influenza stagionale e diffusione del Covid-19, resterà importante anche quest’anno vaccinarsi contro l’influenza stagionale? Quali sono le vostre raccomandazioni in merito? Ci sono categorie per cui è ancora più importante vaccinarsi?

Le risposte

  1. Come Medici di Medicina Generale abbiamo a disposizione tutti gli strumenti necessari per gestire nel modo più sicuro possibile i pazienti. Al momento, ci stiamo preparando a due diverse e possibili tipologie di scenario. Nello specifico, possiamo parlare di uno scenario in cui si procederà con il tradizionale vaccino antinfluenzale, che da oltre 25 anni è somministrato prevalentemente dai medici di famiglia. Allo stesso tempo potrebbe esserci la possibilità di una somministrazione in contemporanea – durante la medesima seduta – sia del vaccino antinfluenzale sia della terza dose di vaccino contro il Sars-Cov2. Questa è un’ipotesi che noi come MMG suggeriamo, ovviamente ove possibile in base alla situazione di ogni paziente e nel caso in cui il medico di famiglia abbia a disposizione anche la terza dose di vaccino anti-Covid. In generale, l’organizzazione dei MMG è oramai ben avviata e l’iter di gestione del rapporto medico-paziente consolidato. Siamo, dunque, pronti ad affrontare la nuova stagione influenzale in arrivo e al momento rimaniamo in attesa di sapere quando verranno consegnate le dosi di vaccino antinfluenzale.
  2. È necessario ricordare che parliamo di due malattie respiratorie virali che si manifestano con sintomi che potremmo definire in alcuni casi sovrapponibili e che, come è noto, questa particolarità rende la diagnosi differenziale più difficile. Inoltre, in questo periodo stiamo assistendo a un’evoluzione della sintomatologia di esordio della variante Delta, che risulta essere meno legata alla dispnea delle basse vie respiratorie, e interessa maggiormente le alte vie aeree. Sempre più spesso questa variante si manifesta, soprattutto tra i giovani, con il sintomo del raffreddore, caratteristica del Coronavirus A. È evidente che la sovrapposizione probabilmente ci sarà e che dunque persisteranno elementi che potranno generare un confondimento dei sintomi ma è anche possibile che l’influenza vera e propria con le caratteristiche sintomatologiche tipiche (mal di gola, spossatezza, mal d’ossa e febbre alta) sarà tecnicamente più facilmente riconoscibile rispetto al raffreddore determinato dall’infezione da Sars-CoV-2. Il nostro suggerimento è l’utilizzo di tamponi combo con diagnostica in tempo reale per l’influenza e il Covid-19. Si tratta di tamponi con doppio reagente (uno per test covid antigienico e uno per i virus antinfluenzali) che abbiamo iniziato a distribuire e a utilizzare già a partire dallo scorso anno; in vista dell’arrivo della stagione influenzale, potrebbero essere uno strumento molto utile, ovviamente aggiornati allo scenario attuale, da distribuire ai Medici di Medicina Generale.
  3. L’invito ai cittadini è di continuare ad adottare comportamenti responsabili, che oramai hanno imparato ad accogliere nella propria quotidianità. La nostra raccomandazione come medici di famiglia è di continuare a fare leva sulla prevenzione, suggerendo di non allentare le misure di difesa e le precauzioni adottate dallo scorso anno. Consigliamo, dunque, di continuare a mantenere i distanziamenti, utilizzare gli strumenti di protezione individuale, soprattutto in caso di luoghi chiusi o affollati e di igienizzare mani, superfici e ambienti. In caso di sintomatologia influenzale il trattamento raccomandato è quello dell’automedicazione responsabile in accordo con il proprio medico. Teniamo conto, inoltre, che la vaccinazione contro il Sars-CoV-2 ha un importante effetto protettivo nei confronti del Covid-19, una persona sottoposta a ciclo vaccinale completo – soprattutto se in età giovanile e con un quadro clinico senza complicazioni – può ragionevolmente supporre che, in caso di sintomi, possa trattarsi di influenza. È comunque consigliabile chiamare il medico per valutare il quadro clinico. Viceversa, in periodo di epidemia influenzale, nel caso di soggetti che non hanno ricevuto il vaccino contro il Covid-19 la diagnosi sarà più incerta – essendo soggetti a rischio di contagio da parte di entrambi in virus. In ogni caso la certezza della diagnosi può essere raggiunta solo tramite un tampone PCR.
  4. Nel caso in cui compaiano sintomi influenzali, il consiglio è di segnalare il caso al proprio medico, il quale già da un primo colloquio telefonico potrà fornire indicazioni e consigli. È inoltre raccomandato evitare gli spostamenti, o meglio rimanere a casa possibilmente isolandosi per limitare il più possibile i contatti con le altre persone, in forma preventiva. Nel caso in cui si ravvisi un sospetto Covid-19 è importante attivare le unità diagnostiche per effettuare un tampone domiciliare, evitando di uscire di casa. Una volta raggiunta la sicurezza della diagnosi – tramite tampone – che esclude il sospetto, il trattamento raccomandato è quello dell’automedicazione responsabile, in accordo con il proprio medico, che monitorerà la situazione e deciderà sulla base della sua evoluzione.
  5. Anche quest’anno il ruolo della campagna vaccinale contro il virus dell’influenza sarà fondamentale e l’obiettivo si conferma quello di raggiungere una copertura quanto più ampia possibile. Il vaccino antinfluenzale è rivolto a tutti gli individui dai 6 mesi di vita in poi ma ovviamente è fortemente raccomandato per i cittadini più deboli, con un ruolo sempre più importante al crescere della fragilità del soggetto (anziani, chi soffre di patologie a livello cardiaco e respiratorio a tutte le età, malattie tumorali, …). È bene ricordare che il Servizio Sanitario Nazionale eroga la vaccinazione gratuita a tutti i soggetti a rischio. Da questo punto di vista esistono due indicazioni: una per età (sopra i 65 anni) indipendentemente dalla patologia, e una per patologia indipendentemente dall’età

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