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A colloquio con il prof. Antonino Di Pietro

A colloquio con il prof. Antonino di pietro

Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis (Milano) Presidente fondatore ISPLAD (International Society of Plastic-Rigenerative Dermatology)

Con la bella stagione la pelle diventa protagonista. Ci si scopre e ci si abbronza e si vive di più all’aria aperta. Tuttavia, la pelle va protetta, dal sole ma anche da tutti quei fastidi che possono arrecare danno, per esempio, dopo il contatto con insetti o animali. Parlare di come difendere la nostra pelle è quindi fondamentale anche perché restano ancora tanti i comportamenti scorretti e le false credenze su come prendersi cura della propria pelle d’estate e non solo. Ne abbiamo parlato con il Professor Antonino Di Pietro, dermatologo che ci ha aiutato a capire come proteggere e curare la nostra pelle tutto l’anno.

Le domande

  1. Buongiorno Professore. Parliamo di pelle, un tema molto in auge negli ultimi anni e soprattutto in questo periodo in cui ci avviciniamo alla stagione estiva. Rispetto a qualche decennio fa, sembra però che ci sia maggiore consapevolezza dei danni che la pelle può subire, a partire dall’esposizione al sole. È davvero così?  Quanto è importante ancora oggi parlare di pelle e della sua cura? 
  2. In generale, Professore, come sta la nostra pelle? In questi anni è osservato un peggioramento o un miglioramento dei disturbi dermatologici? Quali ad esempio? È possibile ipotizzarne le cause? 
  3. Quando si parla di malattie della pelle, si dice che la prevenzione è fondamentale perché a volte i danni dell’epidermide si manifestano nel tempo. Ci spiega meglio?
  4. Proprio parlando di prevenzione, spesso la protezione solare è ancora poco considerata o mal gestita. Conferma? Quali sono gli errori più comuni?
  5. Cosa succede a bambini, adulti e anziani se si sottovaluta la corretta applicazione della crema solare e i comportamenti da adottare? Quali le differenze per le diverse fasce d’età? 
  6. Oltre alle scottature solari, quali sono i disturbi più diffusi della pelle in estate? 
  7. Cosa avere sempre a portata di mano quando si parla di pelle e di farmaci di automedicazione? Cosa non deve mancare nella “propria farmacia” in valigia? 
  8. Come preparare la pelle all’estate, prima di esporla al sole? 
  9. Come conoscere o ri-conoscere il proprio fototipo? Quanto è importante esserne consapevoli per trattare e curare la propria pelle? 

Le risposte

  1. La pelle è l’organo più esteso del corpo umano ed è in costante rinnovamento nell’arco della vita di una persona. Tra le diverse funzioni che ricopre la pelle, c’è sicuramente quella di proteggerci dalle aggressioni esterne: ci preserva, infatti, dalle invasioni dei batteri che la popolano, ci permette di mantenere la temperatura degli organi interni pressoché stabile, oltre che essere impermeabile all’acqua. Proprio perché la pelle rappresenta la nostra naturale armatura, negli anni si è visto un incremento notevole nell’interesse per la sua cura, che si ripercuote in un aumento di richieste ai dermatologi per avere una pelle più giovane e sana, +40% negli ultimi 10 anni. Questo perché è sempre più diffuso il desiderio di mantenere la pelle giovane, ma soprattutto forte e sana. Possiamo, quindi, dire che ci sia una maggiore consapevolezza dello stato della propria pelle, non solo per un fattore estetico ma anche per motivi di salute e di prevenzione, considerando che le malattie della pelle sono quelle su cui davvero si può fare prevenzione. In passato, invece, si tendeva ad accettare la comparsa di possibili inestetismi. Questo rinnovato desiderio di cura non riguarda solamente l’universo femminile, ma anche quello maschile: nella mia esperienza, infatti, 20 anni fa solamente 1 paziente su 300 era di sesso maschile; ora, invece, sono circa il 20% dei pazienti. Il fattore che spinge maggiormente gli uomini a fare ricorso allo specialista dermatologo è l’aspetto estetico ma in un’ottica più lavorativa, come se un’apparenza più giovane e fresca fosse garanzia anche di una maggior professionalità.  
  2. Non ritengo che l’aumento della richiesta di visite dermatologiche sia legato al peggioramento dello stato di salute della nostra pelle, quanto a una maggiore consapevolezza dei rischi. Tuttavia, è vero che nei grandi centri urbani alcune patologie sono aumentate, e questo è dovuto sia all’inquinamento che allo stress.  A causa dell’inquinamento atmosferico, infatti, sono aumentate le patologie allergiche: questo perché le particelle inquinanti che restano attaccate sulla nostra pelle talvolta sono talmente piccole e sottili che riescono a penetrare in profondità e a “creare” degli allergeni che, indebolendo la cute, danno il via ad alcuni tipi di allergie. Anche lo stress influisce molto sullo stato di salute della pelle. E lo stress è generato dai nostri pensieri, che sono delle cariche elettriche che vengono prodotte per fenomeni biochimici dal nostro cervello e che, quando raggiungono il nostro corpo, possono favorire la comparsa di disturbi ai muscoli, alle articolazioni e ai diversi organi. Quando questi impulsi elettrici arrivano sulla nostra pelle, possono causare una dilatazione o una chiusura dei vasi capillari. In caso di forte emozione diventiamo rossi perché le cariche elettriche, frutto dei nostri pensieri, raggiungono i vasi sanguigni che, colpiti, si dilatano favorendo l’arrivo di un maggior flusso di sangue che causa rossore, temperature corporee più alte, un incremento nella produzione di collagene ed elastina – in sintesi, un aspetto migliore, più “fresco” e giovane. Al contrario, quando siamo spaventati, preoccupati e stressati i diversi impulsi elettrici causano un restringimento dei vasi capillari, come se si volessero proteggere il corpo da un nemico esterno. Dato lo scarso flusso di sangue, la pelle diventa pallida, fredda, viene prodotto meno collagene ed elastina e si accelera invece il processo di invecchiamento cellulare della pelle. 
  3. Anzitutto, è necessario tenere sotto controllo nei e macchie della pelle. Il melanoma è uno dei tumori più gravi ma al contempo anche quello più facile da individuare mediante una diagnosi precoce. Nel 70% dei casi questa tipologia di tumore inizia a manifestarsi con delle macchioline sulla pelle dove prima non c’era nulla, mentre solo il 30% dei casi di melanoma insorge su nei preesistenti. È dunque importante farsi visitare da una specialista in caso di comparsa di una nuova macchia. Anche le dermatiti (spesso collegate a forme allergiche) devono essere oggetto di controllo periodico, grazie al quale è possibile individuare il tipo di forma allergica per evitare infezioni. Nella stragrande maggioranza dei casi i segni dell’allergia e la sofferenza dell’epidermide nascono, quindi, dal contatto, a volte anche quotidiano, con sostanze natura diversa. Per difendersi dalla dermatite è innanzitutto necessario puntare sulla prevenzione e, se i disturbi sono leggeri e prurito e infiammazione sono solo occasionali o hanno breve durata, i farmaci di automedicazione possono aiutare a limitarli, per esempio attraverso l’utilizzo di creme, pomate e unguenti che alleviano il prurito, principalmente a base di antistaminici o di corticosteroidi per uso topico. Nelle forme più gravi, invece, la parola deve passare al medico.
  4. Ritengo che il sole sia vitale per l’essere umano e che solo un’eccessiva esposizione possa essere nociva per la pelle. Credo che la discussione relativa all’utilizzo della crema solare si sia limitata ad oggi a una quasi risoluta obbligatorietà nel suo impiego, che, seppur importante, ha ridotto una più ampia e corretta percezione della questione, mentre è fondamentale rivolgersi al cittadino in maniera chiara ed efficace, con un messaggio semplice. Possiamo pensare, ad esempio, a un parallelismo: proteggersi dal sole, infatti, è come entrare con una tuta di amianto in un palazzo colpito da un incendio; la tuta può proteggere, ma solo per una quantità di tempo limitata. Se pensiamo di stare sotto al sole per un tempo prolungato le nostre cellule soffrono, e per questo serve riapplicare la protezione a intervalli di tempo, che variano a seconda del tipo di pelle e di fototipo. Oggi sono disponibili sul mercato prodotti solari in varie formulazioni, con caratteristiche differenti, per proteggere ogni tipo di pelle.
  5. Come tutto il resto del nostro corpo, la pelle muta nel corso della nostra vita ed è sottoposta a diversi e continui cambiamenti: ogni fase ha le sue esigenze e i trattamenti, come le protezioni solari, per la cura della pelle dovrebbero essere adeguati a questi bisogni che cambiano. La pelle di bambini e ragazzi fino ai 15 anni e degli adulti e anziani dopo i 45 è tendenzialmente la pelle più delicata. A qualsiasi età è importante ricordare che la pelle si brucia; dobbiamo immaginarci che quando prendiamo il sole è come se venissimo colpiti da tanti spilli, che creano dei piccoli fori ed entrano nella pelle, producendo radicali liberi e provocando l’invecchiamento della pelle (o photoaging o fotoinvecchiamento, un particolare stato di invecchiamento della pelle provocato proprio dal danno cronico derivante dall’azione dei raggi ultravioletti). Se l’esposizione al sole è di breve durata e se la pelle è forte, gli spilli si limiteranno a rimanere in superficie; se il tempo si prolunga o se la pelle è sensibile, questi andranno più in profondità causando bruciore. La protezione solare, al contrario, impedisce questa penetrazione e conseguenti scottature, che sono pericolose poiché determinano la distruzione delle cellule e alterazioni del DNA che possono portare a tumori. In questo senso, tra le pelli più sensibili a cui l’esposizione al sole è altamente sconsigliata vi sono coloro che soffrono di malattie come lo Xeroderma Pigmentoso, che manifestano un’abnorme sensibilità alle radiazioni ultraviolette. Nel 60% circa delle persone affette, c’è un rischio di avere gravi scottature con comparsa di vesciche e arrossamento persistente della pelle (eritema), anche alla minima esposizione solare.
  6. Tra i disturbi più comuni in estate vi è l’eritema, la cui insorgenza si deve a un’eccessiva esposizione a fonti di calore (non necessariamente al sole) e il cui colore rosso deriva dalla dilatazione dei vasi sanguigni che provocano una sensazione di pizzicore e di bruciore. Caratterizzato dalla presenza di piccole bollicine piene di liquido, pruriginose nell’area della scottatura, si tratta di un disturbo che tende a manifestarsi su spalle e decolleté. Anche le punture di insetto sono all’ordine del giorno d’estate. Parlando di animali invece, negli ultimi anni, a causa del riscaldamento dei mari, stiamo assistendo ad una vera e propria “invasione” di meduse che colpiscono i bagnanti. I tentacoli delle meduse contengono, di solito, una sostanza molto urticante che, al contatto con la pelle, provoca dolore, bruciore, arrossamento della parte lesa, su cui la medusa lascia spesso una vera e propria impronta e su cui, talvolta, possono comparire ponfi, simili a quelli dell’orticaria. In genere, dopo una mezz’ora il bruciore si riduce e rimane solo una fastidiosa sensazione di prurito. Non è raro poi che, al termine di una spensierata giornata di svago estivo, si arrivi a casa con fastidiosi pruriti o irritazioni di cui, talvolta, non riusciamo a capire la causa. Questi disturbi vengono chiamati “dermatiti dei prati” o “dei fidanzati” e sopraggiungono quando si viene a contatto con le fotocumarine, sostanze presenti nell’erba verde dei prati e in alcune piante molto comuni, come i gerani o le primule. L’irritazione può avvenire per contatto diretto con la nostra pelle, per esempio quando ci sediamo o sdraiamo su un prato e quando siamo esposti direttamente ai raggi UV del sole; in assenza di questi, le sostanze non si attivano e rimangono del tutto “innocue” per il nostro organismo. Durante la stagione estiva è comune, quando si passeggia in un viale alberato o si fa un giro in bici nei boschi, anche la cosiddetta “dermatite da processionaria” o “da bruco”. La processionaria è, infatti, un bruco peloso che si trova sulle piante o alberi, prima di diventare farfalla, che può cadere dagli alberi, anche con una folata di vento, sul collo e spalle, liberando con i loro aculei sostanze irritanti che provocano dermatite. Infine, tipiche della stagione estiva sono anche le micosi ai piedi, il cosiddetto “piede d’atleta”: quando il piede non respira bene nella scarpa si crea un ambiente caldo e umido che porta alla proliferazione di funghi che “mangiucchiano” la pelle dove è più tenera, tendenzialmente in mezzo alle dita.
  7. In valigia non può sicuramente mancare non solo la crema solare, importantissima, come abbiamo già detto, per prendere il sole in tranquillità, ma anche il doposole: mettere una crema idratante dopo una giornata di sole è fondamentale per ricreare i collegamenti tra le cellule ed evitare l’insorgenza di scottature, mentre per proteggere la pelle dalla macerazione e per sfiammarla, nel caso di scottature, si può ricorrere a una crema ad azione lenitiva e rinfrescante contenente degli ossidi come lo zinco. È bene anche portare con sé prodotti utili contro le dermatiti e le punture di insetto che possono contrastare bruciore e prurito, come quelli ad azione antistaminica, anestetica e antinfiammatoria. Anche i medicinali antimicotici, poi,possono rivelarsi utili in vacanza per contrastare l’insorgenza di micosi. Qualora tuttavia i trattamenti locali non siano sufficienti a sconfiggere i disturbi, la parola passa poi al medico, che può indicare anche trattamenti sistemici. 
  8. Prima di tutto è necessario spiegare cosa sia la melanina, un pigmento che conferisce il colore alla pelle, ai capelli e agli occhi ed è presente in misura diversa di persona in persona (tendenzialmente, coloro che hanno una carnagione più scura hanno maggiori quantità di melanina rispetto a quelli con una carnagione chiara). Quando ci si espone o si prende il sole, il corpo produce maggiori quantità di melanina, che protegge la pelle dagli effetti nocivi dei raggi solari. Dunque, la regola primaria è quella di esporsi gradualmente ai raggi solari, circa 20 minuti al giorno così da favorire la produzione di melanina e la successiva protezione (nonché anche la giusta dose di vitamina D). Naturalmente, coloro che hanno la pelle più chiara devono, anche per i motivi di cui parlavamo prima, prestare maggiore attenzione durante l’esposizione al sole perché i raggi ultravioletti penetrano maggiormente in profondità, con il rischio di arrecare anche danni permanenti.  Da medico, mi sento di sconsigliare l’utilizzo di lampade autoabbronzanti, poiché la melanina prodotta da questi macchinari è molto più debole e tende a scomparire nel giro di pochi giorni. Per preparare la pelle ai mesi estivi, è anche fondamentale mantenerla idratata con creme.
  9. Il fototipo è una classificazione determinata in base alla qualità e alla quantità di melanina presente nella pelle e sulle caratteristiche del colore della carnagione e dei capelli. I fototipi sono 4 e possiamo raggrupparli semplificando in questo modo:
    • Le caratteristiche del fototipo 1 sono pelle ed occhi molto chiari. La pelle in questo caso si brucia ma non si abbronza, per cui è necessaria l’applicazione di una protezione solare 50+ per tutta la durata dell’esposizione.
    • Il fototipo 2 (circa il 90% della popolazione) in genere presenta capelli castani e più scuri, ha una pelle che produce melanina con più facilità e si abbronza lievemente. Anche in questo caso, è necessaria l’applicazione di una protezione solare 50+ per tutta la durata dell’esposizione.
    • Il fototipo 3 ha pelle chiara, capelli castani o biondo scuri e occhi castani, produce una buona dose di melanina ed è più sensibile al sole solo nei primi giorni. In questo caso è consigliabile una protezione 50+ per i primi 7/10 giorni per poi passare alla protezione 30. 
    • Il fototipo 4 presenta una pelle più scura e capelli e occhi castano scuri. Non si brucia e si “abbronza” facilmente. Anche in questo caso è consigliabile la protezione 50+ per i primi 7/10 giorni per poi passare alla protezione 30.
  10. 5 consigli per una corretta cura della pelle, in estate e tutto l’anno.
    • Non trascurare la detersione e l’utilizzo di creme adatte al proprio tipo di pelle: le cellule della nostra pelle potrebbero essere paragonate alle mattonelle di un pavimento che, quando sono ben connesse l’una all’altra, permettono alla pelle di difendersi dalle aggressioni esterne. Quando la pelle viene trascurata e non detersa accuratamente, le cellule perdono i legami tra di loro e si sconnettono, creando delle micro-fessure da cui si perde acqua, causando secchezza cutanea e colorito spento. Questo processo si accentua soprattutto in estate e quando si utilizzano detergenti non idonei alla propria pelle. Sì a detergenti che producono poca schiuma, delicati e contenenti tensioattivi, che eliminano le sostanze grasse in eccesso.  Per quanto riguarda la crema, è importante individuare mediante il supporto del dermatologo quella idonea alla propria pelle, con i principi attivi giusti che vanno a rafforzare le pareti cellulari e che stimolano la formazione di nuovo collagene e di elastina. 
    • Scegliere la protezione su misura. Rossori e scottature si prevengono utilizzando prodotti per la protezione solare adeguata al proprio fototipo. Per renderne più piacevole l’applicazione, gli schermi solari possono essere scelti in base alle preferenze personali (esistono texture in crema, fluido, gel, spray, latte e stick). In ogni caso, questi prodotti devono essere stesi uniformemente, in dosi corrette, prima dell’esposizione, senza dimenticare di rinnovare più volte al giorno l’applicazione, specialmente dopo aver sudato o dopo essersi bagnati o asciugati.
    • Attenzione ai segnali. Non trascurare i primi fastidi può essere cruciale per prevenire disturbi più gravi e seri.  
    • Favorire la circolazione della cute. Un buon modo per stimolare la microcircolazione del viso, prevenire l’invecchiamento cutaneo, rafforzare i muscoli facciali e favorire il metabolismo cellulare è quello di associare alla beauty routine delle leggere pressioni sulla pelle per favorire la circolazione di sangue e quindi dell’ossigeno. 
    • Il kit di automedicazione per una pelle in salute. Tenere sempre a portata di mano farmaci da banco e di automedicazione, riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride, che possono rivelarsi utili in caso di scottature, dermatiti, eritemi, micosi, e punture.