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Gennaio e febbraio mettiti il tabarro

Gennaio e febbraio mettiti il tabarro
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Il vecchio proverbio che ricordiamo oggi vecchio proverbio invita a coprirsi bene in questi mesi invernali che sono, tradizionalmente, i più rigidi dalle nostre parti. E coprirsi bene significa, soprattutto, essere pronti a indossare indumenti che proteggano quando da un ambiente caldo ci trasferiamo all’esterno, avendo cura di preservare naso, bocca, gola e orecchie, visto che il freddo può incrementare i rischi di andare incontro a malanni, e non solo per colpa dei virus di stagione che si trovano avvantaggiati se siamo esposti a basse temperature. 

Pensate, ad esempio, alla pelle. In chi è più sensibile le sferzate dell’inverno possono peggiorare un quadro di couperose o magari, se si mantengono poco protette le estremità di mani e piedi, creare fastidi come i geloni. Rimanendo però alla cultura dei nostri nonni e dell’importanza del vestirsi in modo adeguato, meglio se a strati, pronti a togliere o aggiungere in base alle condizioni esterne. Per cui, oltre a ricordare l’utilità dei farmaci di automedicazione nel lenire i sintomi legati alle infezioni stagionali (senza dimenticare che, se il quadro si mantiene per diversi giorni, occorre chiamare il medico) teniamo presente qualche semplice regola di prevenzione. Le strategie di difesa? Partiamo, come ci consigliavano le nostre nonne, dal vestirsi a cipolla per evitare infreddature e bruschi sbalzi termini in ambienti riscaldati e arriviamo fino un’alimentazione ricca frutta e verdura che permetta al corpo di avere vitamine, prima tra tutte la C. E proteggiamoci. Perché il tabarro, nella sua versione moderna, è sempre utile. 

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