Come comportarsi a tavola durante e dopo le feste
Mettiamo in conto, nei prossimi giorni, di sottoporci a pasti che potranno mettere a dura prova le capacità di sopportazione dell’apparato digerente, soprattutto per coloro che occasionalmente debbono fare i conti con bruciori di stomaco, nausea e altri disturbi simili.
Ma ricordiamoci cinque semplici regole che possono aiutarci.
- Prima di tutto, non andiamo troppo veloci: bisogna dare il giusto tempo a pranzi e cene. Le pietanze vanno gustate masticando lentamente, visto che la prima fase della digestione avviene in bocca.
- Non avere fretta significa anche dedicare al pasto quanto richiede. Quindi, tra una portata e l’altra concediamoci una pausa di almeno un quarto d’ora, ma senza impiegare il relax con una sigaretta: il fumo rilassa i muscoli della valvola che c’è tra stomaco ed esofago impedendone la tenuta e facilitando così la risalita di cibo e acidi.
- Ancora. I cibi grassi sono quelli che attentano alla serenità del nostro stomaco poiché richiedono più tempo per essere digeriti: cerchiamo quindi di limitare le porzioni di cotechino, capitone, insaccati e formaggi stagionati.
- Caffè e amaro dopo cena sono abitudini piacevoli. Ma attenzione a non esagerare: la caffeina aumenta la produzione di acido dello stomaco mentre l’alcol facilita la risalita degli acidi all’esofago.
- Infine, dopo il pasto, nel caso compaiano i primi sintomi di cattiva digestione è possibile ricorrere ai farmaci di automedicazione, che non significa assumere i farmaci prescritti al nonno o quelli raccomandati dalla prozia: bisogna ricordare che il farmacista può dare il consiglio giusto. Per contrastare la dispepsia, ovvero i disturbi che compaiono dopo i pasti troppo ricchi e che si manifestano con un senso di ripienezza gastrica, talvolta dolori addominali, spesso accompagnati da nausea, vomito e aerofagia oltre a una dieta equilibrata è consigliabile l’uso di farmaci procinetici che favoriscono la motilità gastrica e intestinale o di prodotti antiacidi che hanno un tempestivo effetto tampone sulle secrezioni acide dello stomaco o, secondo un diverso meccanismo di azione, riducono la quantità di acido prodotto dallo stomaco.
Cosa mangiare dopo le feste
Tra Pandolci, ravioli, tacchini e chi più ne ha più ne metta, tra qualche giorno ci ricorderemo di essere stati esposti a una vera “overdose” di cibo. E andremo in cerca di contromisure per i chili di troppo da scontare a gennaio. I consigli sono sempre i soliti: aumentiamo l’attività fisica e cerchiamo di porre attenzione alle calorie, ricordando di sottoporci ad un periodo di depurazione che può essere di grande aiuto non solo per il controllo del peso ma anche per il metabolismo. Ad esempio, uno studio francese dimostra che suddividere il cibo in più pasti, evitando la cena ad ora tarda e privilegiando la colazione, può essere d’aiuto per limitare l’assorbimento dei nutrienti pur in presenza di un apporto calorico sovrapponibile a quello che si ha in tre soli pasti. Utile è anche far precedere il pasto principale da una tisana amara, che consente di limitare il possibile assorbimento dei grassi nel pasto seguente.
Ancora: se possibile, seppur a dosi controllate, preferite i cibi integrali, più facilmente digeribili e più ricchi di fibre. In genere, un eccesso di zuccheri e carboidrati e la “lentezza” nella destrutturazione delle molecole di questi ultimi può portare, sul lungo periodo all’iperglicemia e all’aumento della resistenza periferica all’azione dell’ormone. Per il resto, via libera al pesce e alla frutta e più in generale ai vegetali. Conviene consumare regolarmente piccole quantità di frutta e verdura, meglio se cruda, perché i vegetali sono ricchissimi di vitamine e minerali ad azione protettiva contro l’ossidazione. E dimenticate i dolci. Se proprio volete aromi, utilizzate limone e spezie come timo salvia o simili piuttosto che il sale o lo zucchero. La salute ne avrà beneficio e il gusto si adatterà a regole più sane, per prepararsi alla primavera.
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