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Congiuntivite agli occhi: come nasce, quanto dura e come curarla?  

Congiuntivite agli occhi: come nasce, quanto dura e come curarla?
Tempo di lettura: 3 minuti

John Bostock, chi era costui? Anche se il nome probabilmente vi dirà poco, proprio Bostock ha descritto, sulla base della sua personale esperienza, il primo caso ufficiale di allergia a pollini che ha coinvolto anche gli occhi, e in particolare, una loro parte, vale a dire la congiuntiva

La congiuntivite è una delle manifestazioni più comuni delle riniti allergiche ma non solo. Infatti, va detto che può avere cause diverse. Per questo è importante conoscere come e perché può nascere una congiuntivite e soprattutto come affrontarla al meglio.

Congiuntivite: definizione e sintomi

Prima di tutto, cerchiamo di tracciare l’identikit della congiuntivite. In termini generali si tratta di un’infiammazione della congiuntiva, la membrana di rivestimento più esterna dell’occhio. Occhi arrossati, palpebre che bruciano, lacrimazione copiosa e incontrollabile, fastidi alla vista e fotofobia sono i sintomi più comuni della congiuntivite.

Le possibili cause della congiuntivite: virus, allergie, batteri

Alla base dell’infiammazione e del quadro sintomatologico che accompagna la congiuntivite possono esserci meccanismi diversi.

A volte entrano in gioco virus. In caso di sintomi da raffreddamento non è raro che un forte raffreddore si accompagni anche la congiuntivite.

In altri casi i sintomi sono legati a irritazioni o allergie, come avviene per il raffreddore da fieno.

In qualche altro caso i responsabili del quadro sono batteri

Come riconoscere la causa della congiuntivite

In base al meccanismo che determina la situazione si possono valutare le contromisure più opportune: qualche indizio può però aiutare a riconoscere la natura della congiuntivite

Ad esempio, in caso di infezioni batteriche sono presenti secrezioni mucopurulente, che si manifestano soprattutto al risveglio e tendono ad “attaccare” le palpebre.

Quando entrano in gioco le allergie, invece, il problema tende a presentarsi con prurito, arrossamento diffuso della congiuntiva e lacrimazione. 

Infine, le forme virali, simili nella manifestazione quanto avviene in caso di allergia, compaiono spesso quando sono presenti altre localizzazioni dell’infezione, come detto, un forte raffreddore o un’influenza.

Come curare la congiuntivite con colliri e farmaci senza ricetta

In base all’origine della congiuntivite si possono mettere in atto rimedi specifici per ogni singolo caso. 

Va detto che per i quadri più complessi e invalidanti, soprattutto se la congiuntivite è di origine batterica o sintomo peggiora, occorre sempre il consulto dello specialista oftalmologo o, quanto meno, in prima battuta, riferirsi al proprio medico curante. 

Tuttavia, nella maggioranza dei casi i sintomi della congiuntivite, soprattutto se legata a un raffreddore o a rinite allergica possono essere facilmente controllati attraverso l’impiego di farmaci di automedicazione, come per esempio i colliri ad azione decongestionante e antisettica senza obbligo di ricetta. Ricordate però che in questo senso il parere del medico o del farmacista sono sempre importanti per decidere il trattamento più adeguato caso per caso. 

Quando si sospetta un’infezione batterica all’origine della congiuntivite si può puntare sull’impiego di pomate antibiotiche a largo spettro che sarà solo il medico a prescrivere.

In caso di infezioni virale o di infiammazione senza una causa certa, poi, si possono impiegare colliri antisettici disponibili come farmaci da banco. Quando si sa di essere allergici, l’occhio rosso che magari presenta anche prurito per la presenza di pollini o per sensibilizzazione all’acaro della polvere, si può invece puntare su colliri antistaminici e decongestionanti che contengano vasocostrittori, ricordando che è sconsigliabile utilizzare questi ultimi per periodi prolungati.

Ovviamente questi farmaci vanno impiegati per pochi giorni. Se i sintomi non si risolvono, aumenta il dolore, l’occhio diventa sempre più arrossato e ci sono problemi di vista, è, come detto, importante consultare il medico.  

Quanto durano le congiuntiviti e come comportarsi

In genere le congiuntiviti durano per diversi giorni, a volte anche per due settimane. In questo periodo è fondamentale curare l’igiene oculare lavandosi spesso le mani con acqua e sapone, evitando di portare frequentemente le mani stesse agli occhi, anche se è forte il desiderio di sfregarseli. 

Altrettanto importante è cercare di eliminare tutti i potenziali agenti irritanti che possono peggiorare il quadro, come ad esempio la polvere che può essere sollevata dal vento oppure “mossa” durante le pulizie casalinghe, così come possono non essere indicate attività sportive come il nuovo in piscina. Una buona norma è anche quella di prestare attenzione ad eventuali contatti con le altre persone, soprattutto se indiretti. Ad esempio, è sbagliato l’utilizzo comune di asciugamani.

Per la protezione degli occhi, quando ci si trova all’aperto nelle fasi più acute della congiuntivite, sarebbe meglio indossare occhiali da sole con lenti scure, per evitare l’impatto dell’azione irritante delle radiazioni solari, oltre che del vento, sulla congiuntiva. 

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