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I benefici del verde sul respiro e sul cuore

I benefici del verde sul respiro e sul cuore

Abbiamo bisogno vivere maggiormente a contatto con il verde della natura. Abbiamo bisogno di passeggiare nei boschi, per rilassarci e rigenerarci, magari coprendoci bene, per evitare infreddature e malanni di stagione. L’importante è riuscire quanto più possibile a vivere a contatto con la natura. Ancora di più ci corre l’obbligo di ricordarlo dato che il 21 novembre si festeggia la Giornata Nazionale degli Alberi. Celebrarla per Semplicemente Salute, è un modo per evidenziare, ancora una volta quanto stare nella natura ci aiuta a stare bene e quanto avere piante intorno migliora la salute dell’apparato respiratorio, aiutandoci a prevenire tosse, catarro, fastidi respiratori vari. Pensate solamente una ricerca, ormai datata, che ha misurato gli effetti della vegetazione sulla salute dell’apparato respiratorio. Lo studio ha incrociato i dati di 660 mila accessi in ospedale per asma di 41 milioni di residenti in aree urbane inglesi in 15 anni, dal 1997 al 2012, con quelli relativi alle rilevazioni sullo smog e alla dislocazione del verde pubblico. Risultato: più c’è densità di alberi, meno si ricorre all’ospedale anche in presenza di elevate quantità di composti inquinanti. Non solo. Per dare più salute a cuore e arterie ci vogliono più alberi. Lo dice una ricerca americana. Quanto più si riesce a vivere in aree verdi o comunque si passano parecchie ore in zone naturali e alberate tanto minori sono le probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. Lo studio ha compreso poco meno di 250.000 persone seguite per cinque anni attraverso i dati raccolti in termini di patologie come infarto, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, ictus. I residenti di aree ad alto tenore di verde durante lo studio avevano una probabilità inferiore del 16% di sviluppare nuove condizioni cardiovascolari rispetto a quelli in zone caratterizzato da una bassa presenza di verde. L’unica raccomandazione è di prestare attenzione se si soffre di allergia. In questi casi, se circolano nell’aria pollini, chI è sensibile può andare incontro a naso che cola, starnuti a ripetizione, occhi arrossati, nei casi più seri difficoltà respiratorie. Ma si tratta in pratica dell’unica controindicazione, che in questa stagione, se non si considerano le piante perenni, diventa davvero rara. Ed allora buona passeggiata. Tra gli alberi.

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