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Quali sono i virus attualmente in circolo?

Quali sono i virus attualmente in circolo?

Nel periodo tra ottobre e novembre, prima della pandemia, i “ritardatari” si mettevano in regola con la vaccinazione influenzale, ben consci che dopo qualche giorno si sarebbero innalzati i casi di influenza, con le vacanze di Natale a fare da “detonatore” per la diffusione del virus. Poi, con la pandemia, tutto questo si è modificato. Lo scorso inverno, l’influenza ha anticipato molto la sua diffusione, lasciando poi strascichi per un lungo periodo. Così lo scorso anno ci sono stati moltissimi casi, complice anche il progressivo abbandono delle misure di protezione individuale quali mascherine e distanziamento sociale. E, allora, proviamo a leggere questa nuova normalità. Ricordando di andare a valutare i dati dell’Osservatorio RespiVirNet, che riporta i casi di sindromi influenzali e simil-influenzali, ed affidandoci agli esperti come Fabrizio Pregliasco, Virologo, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università di Milano e Direttore sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi.

Quali sono i virus dell’inverno

I virus della stagione fredda sono tipicamente i virus dell’influenza e i virus “cugini” dell’influenza, quelli che si trasmettono velocemente da un individuo a un altro, con la complicità del freddo e gli incontri ravvicinati in ambienti chiusi. Come ricorda Pregliasco, “per quanto riguarda l’Italia, la prossima stagione influenzale potrebbe essere considerata di media intensità, con un numero stimato di casi che potrebbe oscillare tra i 5 – 6 milioni”. La diffusione dipenderà da diversi fattori, tra cui i ceppi virali in circolazione, la loro novità e variazione rispetto agli anni precedenti, così come le condizioni meteorologiche e climatiche. Pertanto, è fondamentale rimanere flessibili nelle strategie di prevenzione e prepararsi adeguatamente per affrontare la stagione influenzale, promuovendo la vaccinazione e adottando opportune misure di igiene e precauzione.

Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1, si prevede una cifra almeno doppia, ovvero una decina di milioni di casi, di altri virus influenzali correlati. “Questi “cugini” influenzali possono causare sintomi simili all’influenza e contribuire ulteriormente al carico sanitario stagionale – ribadisce Pregliasco. L’incognita principale rimane la possibile compresenza dell’influenza e del SARS-CoV-2”.

Ecco quali sono i virus in circolazione

Mal di gola, tosse, raffreddore. E magari qualche linea di febbre. I virus stagionali, che sono spesso responsabili delle sindromi parainfluenzali si presentano così. Il clima rigido ne facilita la circolazione e, pur non essendo quasi mai la causa diretta di raucedine, starnuti e infezioni respiratorie, può comunque indebolire le difese immunitarie dell’essere umano, colpendo principalmente la trachea e i bronchi, facilitando così l’ingresso dei virus. Il problema maggiore legato al repentino calo di temperatura è che obbliga al “sovraffollamento” degli ambienti chiusi, dove è molto più facile che eventuali virus colpiscano più persone in quanto il contagio è estremamente semplice e veloce, perché è sufficiente un colpo di tosse o uno starnuto per riversare nell’aria le microscopiche particelle che trasportano i virus. Attualmente sono in circolazione soprattutto i rinovirus, responsabili del raffreddore, e gli adenovirus, che possono invece causare tonsilliti e mal di gola. Non sono da dimenticare anche i batteri, diretti responsabili di infezioni delle alte vie respiratorie, otiti e anche bronchiti. 

Come si riconosce l’influenza 

Torniamo ad ascoltare il parere della scienza, attraverso le parole di Pregliasco, per capire come comportarsi in presenza di sintomi che possono ricordare l’infezione da virus parainfluenzali, da Covid-19 o proprio da virus influenzali. “Anche se il SARS-CoV-2 può manifestarsi in molte forme diverse, il tampone resta lo strumento primario per riconoscerlo e rimane una malattia seria – segnala l’esperto”. Se il Covid-19 è difficile da distinguere rispetto ad altre forme virali considerandone le varie manifestazioni e la variabilità delle stesse tra i diversi individui, “l’influenza si può più facilmente riconoscere in seguito all’insorgenza brusca della febbre, subito elevata, un sintomo generale e un sintomo respiratorio (come la tosse, il mal di gola o la congestione nasale). Se una persona presenta questi tre elementi contemporaneamente, è probabile che abbia l’influenza, anche se per una conferma definitiva è consigliabile effettuare un tampone” – ricorda Pregliasco. 

Come affrontare i virus parainfluenzali e l’influenza

In tutti i casi, ciò che conta è affrontare bene la situazione, sia in caso di infezione da virus influenzali sia in caso di quadri causati da altri ceppi. Come comportarsi? Occorre prendersi qualche giorno di riposo. Inoltre, non bisogna esagerare con gli alimenti pesanti che rendono più difficile il processo digestivo, bisogna invece consumare molta frutta e verdura ricca di vitamina C e soprattutto assumere molti liquidi.

Insomma, bisogna fare propria la vecchia regola delle tre L: letto, lana e latte. Per affrontare i sintomi febbrili, sono sicuramente indicati i comuni antipiretici mentre per altri sintomi come congestione nasale, tosse o mal di gola sono a disposizione farmaci da banco capaci di agire direttamente sul sintomo. Da evitare invece gli antibiotici, che devono essere prescritti dal medico curante nel caso in cui si sospetti un’infezione batterica.  Resta fondamentale tenere presente che, soprattutto in questo delicato periodo, è consigliabile consultare il medico e il farmacista, così da utilizzare i farmaci di automedicazione in modo responsabile.