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In estate attenzione alle vene e alla pelle

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Finalmente la bella stagione è arrivata e molti di noi non vedono l’ora di potere trascorre le giornate all’aria aperta, dopo il lungo inverno e quest’ultimo periodo di quarantena forzato nelle nostre abitazioni dovuto al Covid-19. Come tutti gli anni, però, è necessario ricordarci di proteggere le nostre vene e la nostra pelle dall’ azione delle alte temperature. In caso di forte caldo e umidità, infatti, le vene possono gonfiarsi, mentre la pelle si trova maggiormente esposta al rischio di micosi: i funghi, infatti, si sviluppano più facilmente quando l’ambiente è caldo-umido.

La possibilità di contrarre micosi è più comune nei bambini e nei giovani, sia per il tipo di abbigliamento sia per la maggiore propensione a praticare sport. Soprattutto nelle docce e nei luoghi umidi come le piscine, i miceti si diffondono con maggior facilità, con la conseguente maggiore possibilità di contrarli. I sintomi sono diversi: prurito, pelle che tende a desquamare, arrossamenti. Per difendersi da questo piccolo disturbo bisogna innanzitutto consentire una maggiore traspirazione della pelle, per questo sarebbe meglio indossare indumenti di cotone e non troppo stretti per lasciare respirare la pelle. Non bisogna poi dimenticare l’utilizzo di ciabatte ogni qualvolta si fa una doccia in piscina o in palestra e asciugare bene ogni parte del corpo per evitare che rimangano zone umide in cui si possono sviluppare facilmente le micosi. I farmaci di automedicazione possono essere utilissimi in questi casi e sono disponibili sotto diverse forme farmaceutiche, come pomate o creme.

Per quanto riguarda invece il benessere delle nostre vene è evidente che il calore può essere dannoso, perché porta a vasodilatazione, cioè a un’ulteriore aumento del calibro dei vasi sanguigni. Questo potrebbe essere dannoso per chi presenta già vene gonfie e bluastre che, con le alte temperature, potrebbero associarsi a prurito e gonfiore, localizzato soprattutto alle caviglie. Sul fronte della prevenzione i farmaci di automedicazione possono risultare di grande aiuto: sono somministrabili sia localmente attraverso gel, creme o pomate, sia per bocca. Per il resto conviene evitare di rimanere per ore sdraiati al sole con le gambe scoperte e, se ci si trova al mare, è utile muoversi tra le onde con le gambe immerse almeno fino al ginocchio, per sfruttare il benefico “idromassaggio” della risacca.