Il benessere interessa oggi non solo la dimensione fisica ma anche quella psicologica. Per questo soprattutto dopo l’esperienza pandemica, si è parlato di più rispetto al passato, di salute mentale, un ambito che necessita di maggiore attenzione, considerano i dati. Secondo le stime epidemiologiche, a soffrire di disturbi psichici, sarebbe almeno il 5% della popolazione, pari a circa 3 milioni di persone, percentuale che sale al 10% se si includono anche i disturbi più lievi come, ad esempio, gli attacchi di panico. Soprattutto, occorre iniziare a costruire un percorso di benessere fin da giovani, considerando che stando alle stime della SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 1 bambino o adolescente su 5 in Italia soffre per un disturbo neuropsichiatrico. Questo vuol dire che circa 2 milioni di bambini e ragazzi nel nostro Paese sono affetti da disturbi del neurosviluppo, dalle sindromi dello spettro autistico, ai disturbi da deficit di attenzione con iperattività, alle malattie neurologiche come le paralisi cerebrali infantili, alle disabilità intellettive, alle malattie rare a interessamento neurologico, ai disturbi psichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza inclusi i disturbi del comportamento alimentare. Visti i numeri, resta fondamentale educare a prendersi cura della nostra mente fin da giovani. E questo perché la psiche va incontro a enormi cambiamenti sin dal periodo del concepimento fino all’inizio dell’età adulta. Eventi negativi già durante i primi anni di vita, in periodi critici per le funzioni e la struttura del cervello, possono avere effetti permanenti sul medio e lungo periodo e predisporre a sviluppare malattie mentali in età adulta. La prevenzione, insomma, deve iniziare fin da piccoli. E poi andare avanti per tutta la vita.

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