Rimedi e consigli per liberarsi del naso tappato
Nella stagione autunno-invernale, trovarsi con il naso chiuso e, di conseguenza, con difficoltà a respirare, è una realtà per molte persone. Del resto, siamo in un periodo dell’anno caratterizzato da una grande diffusione di virus e, quindi, di infezioni virali (e non solo). Inoltre, soprattutto per le persone predisposte, certo non mancano manifestazioni allergiche che possono manifestarsi anche con il “naso “tappato”. Proprio per questo sono in tanti a chiedersi come stappare il naso chiuso e come affrontare e, se possibile, prevenire, i sintomi della congestione nasale. Ecco allora qualche informazione utile.
Cosa provoca l’ostruzione nasale?
Con il termine rinite si definisce scientificamente l’infiammazione della mucosa del naso, quella che volgarmente chiamiamo raffreddore. A prescindere dalla causa del processo infiammatorio, è proprio la mucosa infiammata ad essere alla base dell’ostruzione nasale. Infatti, l’infiammazione induce un progressivo rigonfiamento della mucosa stessa e, contemporaneamente, una eccessiva produzione di muco che va, quindi, a ostruire ulteriormente il passaggio dell’aria. Di conseguenza, si genera la congestione nasale che fa che si respiri male dal naso perché l’aria non corre liberamente attraverso le narici.
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Cosa fare quando si ha il naso tappato
Quando si ha il naso tappato, è possibile alleviare il disagio con alcuni rimedi semplici ed efficaci. Uno dei metodi più comuni è fare dei lavaggi nasali con soluzioni saline, che aiutano a liberare le vie nasali rimuovendo muco e impurità. Inalare vapore può anche dare sollievo riducendo la congestione. Bere molti liquidi, come acqua o tisane calde, mantiene le mucose idratate e favorisce la fluidificazione del muco. Infine, sollevare la testa durante il riposo può facilitare la respirazione, migliorando la qualità del sonno.
Naso chiuso senza muco o raffreddore?
È possibile avere il naso tappato senza essere raffreddati? Sì. Sia chiaro: non tutte le infiammazioni nasali si manifestano con il naso tappato. Esistono rinitici che tendono ad avere un muco molto produttivo e ad emetterlo all’esterno. Sono le persone che la letteratura scientifica definisce “sneezer & runner”. In questi quadri ci sono starnuti e muco, naso che cola, prurito, cui spesso si associa congiuntivite. La situazione cambia in chi ha il naso tappato, i cosiddetti blockers: questi hanno il “naso chiuso senza raffreddore”, vale a dire che sono presenti, quasi esclusivamente, congestione nasale, catarro e solo occasionalmente starnuti.
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Le possibili cause della congestione nasale
La congestione nasale può avere tante cause. Di conseguenza, per liberare il naso chiuso appare fondamentale riuscire a definire con esattezza l’origine del fastidioso sintomo. In termini generali, infiammazioni nasali che generano congestione, con o senza muco, sono derivanti da virus o allergie. In casi meno frequente all’origine del disturbo può esserci anche una alterazione dell’anatomia del naso. Per i virus e le forme allergiche (legate, in questo periodo dell’anno, anche alla polvere e alle allergie indoor), si tratta solo di una situazione passeggera. Normalmente l’infezione virale e le allergie non vanno avanti per molto tempo, e comunque i sintomi possono essere contrastati con i farmaci di automedicazione ad azione decongestionante.
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Se invece c’è un’alterazione d’organo che favorisce l’infiammazione della mucosa nasale o si è in presenza di una infiammazione cronica occorre una diagnosi del medico, con l’indicazione delle conseguenti cure mirate. Non bisogna dimenticare, infatti, che il naso chiuso, specie se cronicamente presente, può coinvolgere anche i seni paranasali. Si tratta di strutture anatomiche importanti perché diminuiscono il peso delle ossa della testa e aiutano a definire il tono della voce. In caso di rinite, poiché i seni paranasali rappresentano una sorta di “dépendance” del naso, possono a loro volta essere interessati da infiammazione e, quindi, può accadere che una rinite non curata conduca alla rinosinusite, un’infiammazione che interessa, appunto, sia il naso che i seni paranasali. Questa condizione si manifesta spesso con congestione nasale, oltre che con dolore nelle aree che circolano il naso e la produzione di grandi quantità di muco.
Farmaci e rimedi consigliati contro il naso chiuso
Se non trattata adeguatamente, l’infiammazione nel naso tende a mantenersi nel tempo, interessando, in taluni casi, anche le altre aree dell’apparato respiratorio come la trachea e i bronchi. Inoltre, la presenza di congestione nasale può facilitare l’insorgenza di otiti – fastidiose infiammazioni/infezioni dell’orecchio, legate alla presenza di muco all’interno del condotto uditivo. Per questo occorre affrontare la situazione, identificando caso per caso i trattamenti più adeguati insieme al medico e al farmacista.
Ovviamente, se si tratta di infezioni virali con il classico raffreddore di stagione, occorre verificare anche la presenza di altri disturbi come l’eventuale presenza di febbre, di tosse e mal di gola e alleviare questi sintomi i con farmaci di automedicazione specifici per i disturbi prevalenti, lasciando che l’infezione faccia il suo corso.
In caso di manifestazioni allergiche, invece, occorre muoversi diversamente. I farmaci antistaminici bloccano la liberazione dell’istamina, uno dei principali mediatori dell’allergia. I cortisonici, che vanno prescritti dal medico a seconda della condizione specifica, inibiscono invece, sia la produzione dei mediatori dell’infiammazione sia l’aumentata attività delle cellule dell’apparato immunitario. Inoltre, in caso di ostruzione nasale, sia essa dovuta al raffreddore di stagione che alla rinite, un supporto contro il naso chiuso può essere dato dai decongestionanti nasali che agiscono sulle arterie più piccole della mucosa nasale, facendole restringere. In questo modo, riducono la fuoriuscita di liquido facendo sgonfiare la mucosa, evitando che il naso coli e liberandolo.
Per finire, ricordiamo che anche alcuni rimedi della nonna aiutano a ritrovare il benessere e contrastare i disturbi. I classici suffumigi possono dare sollievo dal naso chiuso sia in chiave curativa che preventiva, contribuendo a migliorare l’igiene del naso e favorendo l’eliminazione del muco in cui si possono sviluppare più facilmente sovra infezioni batteriche. Particolarmente efficace poi è l’igiene del naso attraverso il lavaggio nasale, che non prevede l’impiego di farmaci ma semplicemente l’immissione nelle narici di soluzioni idrosaline, contenenti in genere acqua, cloruro di sodio, oligoelementi e minerali. I lavaggi facilitano l’eliminazione di batteri o altri fattori infiammatori come i pollini, aiutando a far “sgonfiare” la mucosa e quindi, a “stappare” il naso.
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