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Per proteggere la pelle dei bambini, attenzione alle allergie in famiglia

La pulizia e una corretta igiene sono fondamentali a tutte le età ma, specialmente per quanto riguarda i bambini, è bene prestare attenzione a non utilizzare saponi eccessivamente aggressivi, in particolare se in famiglia sono già presenti casi di allergia.

A dimostrare la correlazione tra la familiarità alle allergie e la possibilità che detergenti troppo aggressivi possano favorirne l’insorgenza nei bambini è una ricerca apparsa su Archives of Disease in Childhood e condotta da ricercatori dell’Università di Bristol su 11.000 bambini. Secondo lo studio l’eccesso di igiene potrebbe contribuire ad aumentare il rischio di eczemi cutanei e, più raramente, a far insorgere problemi respiratori. Lo studio è stato condotto su una vasta popolazione pediatrica, controllando il verificarsi di eventuali manifestazioni cutanee o respiratorie in varie fasce d’età, in particolare al sesto mese di età, ai due anni e mezzo e ai tre anni e mezzo. Per misurare il livello d’igiene è stato considerato il numero di volte in cui ai piccoli venivano lavate le mani o veniva fatto il bagno. Secondo i ricercatori, ogni incremento di 1 punto percentuale sul livello di igiene incrementerebbe del 4% il rischio di allergie. Nel caso dell’asma la ricerca ha dimostrato che il rischio si lega soprattutto all’utilizzo di alcuni prodotti utilizzati per la pulizia della casa; l’eczema, invece, sarebbe causato prevalentemente da un’eccessiva pulizia della pelle.

In questo caso oltre a limitare la frequenza dei lavaggi, un aiuto può arrivare dai farmaci di automedicazione che permettono di ridurre arrossamenti, bruciori e piccole screpolature dell’epidermide. L’obiettivo principale è certamente quello di ridurre il rischio che i più piccoli vadano incontro a una dermatite. L’eczema, o dermatite atopica, si manifesta infatti nei primi mesi di vita con la classica “crosta lattea”; successivamente compare sulle guance, in prossimità della bocca, e nelle zone coperte dal pannolino; superati i primi mesi del bambino, le sedi maggiormente interessate sono le mani, il viso e le pieghe dei gomiti e delle ginocchia. Nell’adulto, invece, la dermatite si concentra intorno alla bocca, sulle palpebre e sul dorso delle mani.

Per difendersi dalla dermatite atopica è innanzitutto necessario puntare sulla prevenzione: se i disturbi sono leggeri e prurito e infiammazione sono solo occasionali, i farmaci di automedicazione possono aiutare a limitarli, per esempio attraverso l’utilizzo di creme, pomate e unguenti che alleviano il prurito, principalmente a base di antistaminici o di corticosteroidi per uso topico, cioè applicati direttamente nelle aree in cui si manifestano le lesioni. Nelle forme più gravi, invece, la parola deve passare al medico.