fbpx
Ciao, sono bollino!

Ma quanti sono i virus del raffreddore?

Tempo di lettura: < 1 minuto
raffreddore

Finalmente è passato: viene da dirlo quando, dopo qualche giorno di naso chiuso, starnuti a ripetizione, occhi arrossati e una fastidiosa stanchezza abbiamo vinto la nostra battaglia contro il virus che ci ha causato il raffreddore. Tuttavia, a volte il raffreddore ritorna anche a breve distanza di tempo e questo perché è provocato da diversi tipi di virus, uno diverso dall’altro. Per cui passato un brutto raffreddore, non è detto che non possiamo essere attaccati da altri virus responsabili del suo ritorno. A differenza dell’influenza, l’infezione principe dell’inverno, è quindi difficile evitare starnuti e naso che cola. Mentre l’influenza è determinata ogni anno da pochi specifici virus e una volta passata non ci si ricasca, per il raffreddore la situazione è diversa perché i virus che possono provocarne i sintomi sono davvero moltissimi. In termini generali, comunque, teniamo presenti soprattutto cinque “gruppi”: al primo posto ci sono i rhinovirus, che sono presenti nell’ambiente tutto l’anno e si scatenano in primavera ed in autunno: da due a quattro casi di raffreddore sono legati alla loro attività. I virus parainfluenzali, solo di nome simili a quelli che causano l’influenza, tendono a manifestarsi come “coda” dell’epidemia influenzale e quindi sono più diffusi tra marzo e maggio. I coronavirus sono i più temibili, visto che causano una sindrome capace di durare anche più di una settimana. Questi virus tendono a concentrare il loro effetto proprio nel periodo più freddo, da ottobre a marzo. Per i bambini, invece, i più temuti sono gli adenovirus che si concentrano in inverno ed in primavera. Infine, gli enterovirus che provocano principalmente sintomi gastrointestinali.  Anche se non esiste una cura specifica contro il raffreddore, i suoi sintomi possono essere fronteggiati grazie ai farmaci di automedicazione – antinfiammatori e decongestionanti – utili armi per affrontare l’attacco dei virus.