Se giugno non fa sudare pane e vino fa mancare
Il caldo avanza. E le temperature salgono, insieme ad impennate nel tasso di umidità. Così, se l’antico detto ci ricorda che giugno è per definizione un mese in cui la calura può impazzare, dobbiamo sempre ricordare che è importante preservare il corpo dal rischio di una disidratazione. A rischio sono soprattutto gli organismi che più possono risentire delle temperature elevate, ovvero quelli dei bimbi piccoli e degli anziani, perché i sistemi di termoregolazione possono non essere sufficientemente pronti a reagire agli stimoli termici. Come comportarsi? Importante è evitare di muoversi nelle ore di massima insolazione, vestendo con indumenti freschi che lascino traspirare (vanno benissimo le magliette o le camicie di cotone) bevendo per compensare le perdite. Ma soprattutto, bisogna evitare di fare sforzi quando l’umidità ambientale è molto elevata. Infatti, forse più degli stessi gradi che indica il termometro è il tasso di umidità che ci fa sudare. Per fortuna, comunque, il corpo reagisce. A patto che non si esageri e che si punti sulla prevenzione, tenendo sempre presente che sudare, con perdita copiosa di liquidi e sali minerali vanno compensate dalle entrate, soprattutto per quanto riguarda i sali minerali che vengono perduti con il sudore. Per questo bere regolarmente è importante. Ma a volte non basta, specie per chi fa sport. Attenzione però: meglio evitare bevande ricche in zuccheri che rischiano di apportare un quantitativo elevato di calorie senza nemmeno dissetare. Conviene di più un bel bicchiere di acqua e limone, magari dolcificato con una puntina di zucchero. In ultimo, è importante anche la temperatura del liquido: meglio bere preparati a temperatura ambiente per evitare un forte richiamo di sangue allo stomaco, come si può verificare quando si beve rapidamente una bevanda ghiacciata.
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