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Sulla neve, proteggete gli occhi

Tempo di lettura: 3 minuti
Sulla neve, proteggete gli occhi
Piste innevate, sole, freddo. L’inverno è anche questo e significa relax, attività fisica e piacere di stare al sole in montagna. Ma, oltre alla pelle, soprattutto del viso, occorre difendere anche gli occhi, perché l’esposizione ai raggi solari, anche di inverno, può produrre una serie di effetti negativi sulla salute oculare. Fondamentale è, come sempre, la prevenzione, che si traduce in una valida protezione oculare con lenti adeguate, capaci di ripara gli occhi dal sole e dalla rifrazione della luce dovuta alla neve e anche dal vento. In particolare,  proprio perché stare al sole di inverno senza occhiali può generare arrossamenti, bruciori,  lacrimazione, prurito, secchezza e sensazioni di avere un corpo estraneo nell’occhio (come ad esempio un granello di polvere), bisogna essere preparati al fine di evitare problemi capaci di mettere a rischio qualche ora piacevole sulla neve.
In particolare, molti dei sintomi sopra elencati sono legati comparsa di una congiuntivite, un disturbo molto comune da non sottovalutare, proprio per il fastidio che genera agli occhi. L’infiammazione  della membrana della congiuntiva, che ricopre le palpebre all’interno, provoca, infatti,  arrossamento, lacrimazione, bruciore. I farmaci di automedicazione sono estremamente utili per combattere i sintomi, che si collegano spesso anche alla presenza di vento. Ben più seria è la cheratite, infiammazione della cornea, membrana trasparente situata nella parte anteriore della sclera, cioè il “bianco” dell’occhio. Anche in questo caso, la causa può essere un’infiammazione agli occhi non ben curata, che provoca piccole ulcerazioni alla superficie della cornea. In questo caso c’è un’intensa lacrimazione, bruciore e fotofobia, cioè difficoltà a sopportare la luce. E’ un disturbo piuttosto doloroso, ma non particolarmente pericoloso anche se va sempre affrontato dallo specialista.

Come difendersi?

Gli occhiali da sole dovrebbero avere lenti di buona qualità che proteggono al 100 per 100 dai raggi Ultravioletti, sia A che B, e avere sempre ben visibile il marchio CE. Esistono diverse categorie di lenti e occorre individuare in base alle condizioni in cui ci si esporrà al sole quelle più indicate per ogni persona.
Come scegliere gli occhiali da sole… anche di inverno?
La scelta va fatta in base al luogo in cui è prevista la maggior esposizione al sole, al tempo che si trascorre all’aperto, al tipo di attività che si pratica. E’ quindi necessario tenere conto di tre fattori: la capacità di assorbimento dei raggi, il tipo e il colore delle lenti.
 
 L’assorbimento E’ il rapporto tra la quantità di luce che colpisce la superficie della lente e quella che attraversa la lente stessa giungendo all’occhio. Per ogni situazione esistono lenti caratterizzate da una capacità di assorbimento diversa a seconda dell’intensità della luce del luogo in cui ci si trova. Esistono cinque categorie di lenti. Quanto più la zona è luminosa, tanto più alta dovrà essere la capacità di assorbimento. In montagna, la capacità di assorbimento delle lenti deve essere  piuttosto elevata, intorno al 90 per cento.
La lente Le lenti degli occhiali protettivi devono essere anche in grado di ridurre la quantità della luce e di selezionare i raggi solari. L’obiettivo è fare in modo che passino gli infrarossi, che permettono una visione nitida degli oggetti, mentre gli ultravioletti, dannosi per gli occhi, devono essere bloccati.
Il colore Per una protezione oculare ancora più efficace è importante anche associare al tipo di lente una colorazione che consenta di selezionare le onde luminose. I colori azzurro, rosa, fucsia hanno soprattutto un valore estetico. Le lenti gialle sono particolarmente efficaci, perché hanno il duplice vantaggio di sottrarre ai raggi solari le radiazioni ultraviolette, ma di non oscurare il paesaggio, regalando così una visione molto nitida. Infine le lenti marroni, verdi o grigie difendono bene dalla luce intensa e possono essere associate alle lenti graduate per miopi, presbiti e ipermetropi. Il grigio ha il vantaggio di non falsare i colori.