Soffri di cefalea? Controlla la tiroide!

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 7 MIN
Tiroide e mal di testa: può esserci un legame?

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla, che si trova nel collo. Le sue dimensioni non sono affatto indicative della sua importanza. Infatti, la tiroide è un regolatore del metabolismo dell’organismo: aiuta a regolare il peso corporeo, favorisce (se funziona bene) il controllo del colesterolo, intervenendo inoltre, anche nel regolare la stanchezza. Tuttavia, un funzionamento non ottimale della tiroide può influenzare vari aspetti del nostro benessere ed essere, ad esempio, la causa di mal di testa ricorrenti. Si tratta di un collegamento per nulla scontato e al quale è difficile pensare. Tuttavia, esistono casi in cui esiste un legame tra un fastidioso mal di capo e la tiroide.

Tiroide e mal di testa: c’è una connessione?

A proporre una possibile relazione tra cattivo funzionamento della ghiandola tiroidea (in particolare nei casi di ipotiroidismo) e cefalea è un’originale ricerca apparsa qualche tempo fa sulla rivista scientifica Headache, condotta da esperti dell’Università di Cincinnati. In sintesi, lo studio, che ha preso in esame quasi 8.500 persone, presenta un’ipotesi estremamente interessante poiché evidenzia una correlazione tra mal di testa e ipotiroidismo sottolineando possibili differenze di genere: a rischio di incorrere in questa combinazione sfortunata sarebbero in particolare le donne, le quali presentano i sintomi di un cattivo funzionamento della tiroide almeno cinque volte di più rispetto ai coetanei maschi. Ma come e perché la cefalea può nascere anche dall’alterazione del normale lavoro della ghiandola? Proviamo a vedere i meccanismi che potrebbero entrare in gioco.

Quando il mal di testa potrebbe essere un campanello d’allarme per la tiroide?

In generale, quando la tiroide non funziona bene e lavora poco (cioè, quanto accade in caso di ipotiroidismo), il corpo si adatta a un metabolismo meno serrato di quello che dovrebbe avere. È per questo che ci si sente stanchi, si ha difficoltà a controllare il peso, nonostante regimi alimentari normali, e si soffre di umore altalenante. È in questa condizione che, secondo lo studio, in presenza di un problema tiroideo potrebbe aumentare la possibilità di incorrere in furiosi mal di testa. E non di poco. Il rischio, per coloro che soffrono di ipotiroidismo sarebbe più alto di oltre il 20% fino ad arrivare al 50% nel caso in cui si soffra di emicrania.

Lo studio suggerisce, quindi, che il malfunzionamento della tiroide andrebbe sempre tenuto presente quando si verificano ripetuti mal di testa che non hanno una chiara motivazione (ad esempio, un’infezione virale, un eccesso alimentare o piuttosto il mantenimento prolungato di una postura errata, solo per fare alcuni esempi). E bisogna parlarne con il medico, per sapere a quali controlli sottoporsi e come comportarsi. 

Mal di testa e tiroide: quando è il caso di fare controlli e quali rimedi scegliere

Il mal di testa è un disturbo molto comune e spesso sottovalutato. Prima di pensare a cause complesse come i disturbi tiroidei, è utile considerare le origini più frequenti del mal di testa: stress, postura scorretta (soprattutto per chi lavora molte ore al computer o guarda a lungo lo smartphone), alimentazione sbilanciata o consumo eccessivo di alcolici possono contribuire all’insorgenza della cefalea.

Per le forme occasionali di mal di testa, esistono rimedi efficaci, come i farmaci di automedicazione ad azione antinfiammatoria e analgesica, che possono offrire rapido sollievo. Tuttavia, se il mal di testa si presenta con frequenza, senza una causa chiara, può essere utile valutare un possibile problema alla tiroide.

In caso di ipotiroidismo, ad esempio, l’organismo può inviare segnali poco specifici: stanchezza cronica, aumento di peso, colesterolo alto, stitichezza, ritenzione idrica, pelle secca, perdita di capelli e sintomi ansioso-depressivi. Se questi sintomi si accompagnano a cefalea ricorrente, è importante parlarne con il proprio medico di base.

Lo specialista potrà prescrivere un semplice esame del sangue per controllare il TSH, l’ormone che regola l’attività tiroidea. In base ai risultati, si potrà avviare un percorso diagnostico e terapeutico mirato.

In sintesi:

  • Per il mal di testa occasionale, usa farmaci da banco specifici.
  • Se il mal di testa è frequente e associato ad altri sintomi, controlla la tiroide.
  • Un semplice test ormonale può aiutarti a scoprire se l’ipotiroidismo è la causa del tuo disagio.

FAQ – Domande e risposte rapide su tiroide e mal di testa

1: La tiroide può causare mal di testa?

Sì, secondo alcuni studi esiste una correlazione tra ipotiroidismo e mal di testa ricorrente, in particolare emicrania. Un cattivo funzionamento della tiroide può influenzare il metabolismo e causare sintomi come stanchezza, aumento di peso e, appunto, cefalea persistente.

2: Quando sospettare un problema alla tiroide se si soffre di cefalea?

Se il mal di testa è frequente e si accompagna a sintomi come stanchezza cronica, pelle secca, ritenzione idrica, umore instabile o aumento di peso, può essere utile effettuare un controllo del TSH per valutare la funzionalità tiroidea.

3: Quali rimedi per il mal di testa legato alla tiroide?

Per le forme occasionali, sono utili i farmaci da banco antinfiammatori. Ma se il disturbo è ricorrente e associato a sintomi tipici dell’ipotiroidismo, è fondamentale consultare un medico endocrinologo per valutare una terapia mirata alla regolazione della tiroide.

Fonti:

Headache Disorders May Be a Risk Factor for the Development of New Onset Hypothyroidism – Andrew T. Martin BA, Susan M. Pinney PhD, Changchun Xie PhD, Robert L. Herrick MS, Yun Bai PhD, Jeanette Buckholz RN, MSN, Vincent T. Martin MD, Sept 2016 –  https://doi.org/10.1111/head.12943

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